Fedeltà e disponibilità

di Roberto Paglialonga
Sono tantissimi i messaggi di giubilo e augurio per l’elezione di Papa Leone XIV che stanno arrivando in queste ore da congregazioni e ordini religiosi, oltre che da movimenti ecclesiali e associazioni laicali.
Fra Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, che ieri era presente in Piazza San Pietro, ha parlato della «letizia» che l’elezione del nuovo Papa ha generato nei cuori di tutti. E si è rallegrato per l’annuncio della pace di Cristo espresso dal Pontefice nel suo discorso dalla loggia della Basilica, e per l’augurio che la stessa possa veramente raggiungere tutti, in un momento nel quale il mondo è colpito da guerre e violenze.
In una lettera pubblicata sul sito della Compagnia di Gesù, il padre generale, Arturo Sosa, invece coglie l’occasione per «rinnovare» la fedeltà al Papa: «una delle dimensioni caratteristiche del carisma ricevuto attraverso Sant’Ignazio e i primi padri, fondatori della Compagnia, vale a dire, la disponibilità a ricevere dal Pontefice la missione con cui possiamo offrire il miglior servizio alla Chiesa universale».
Che «tu sia un faro di speranza, unità e pace per la Chiesa e per il mondo intero»: è questo l’augurio che con una nota viene indirizzato a Leone XIV da don Fabio Attard, rettore maggiore dei salesiani di Don Bosco e da tutta la Congregazione salesiana. «Ogni sforzo è poco quando si tratta della Chiesa e del Papa», ribadisce don Attard, riprendendo il cuore dell’eredità di Don Bosco e ribadendo il desiderio di operare al servizio di tutta la comunità ecclesiale.
Mentre l’Unione internazionale delle Superiori generali accoglie «questo momento di grazia con fede e speranza, affidando al Signore il ministero» di Papa Leone XIV, «affinché sia segno di rinnovamento, unità e testimonianza evangelica per tutta l’umanità».
A questo momento di gioia per tutta la Chiesa si uniscono anche i movimenti ecclesiali laicali. «I nostri cuori gioiscono e fanno festa», è il saluto della presidenza dell’Azione Cattolica Italiana, che si mette «al fianco di Papa Leone XIV nel proporre al mondo contemporaneo il volto autentico di una Chiesa evangelizzatrice e missionaria».
La Fraternità di Comunione e Liberazione, con una nota del presidente, Davide Prosperi, confermando «la totale disponibilità» a spendersi «instancabilmente al servizio suo e di tutta la Chiesa», evidenzia come «l’unità» di quest’ultima, «dimostrata anche dalla rapidità di questa elezione», in un’epoca lacerata dalla sofferenza e da profonde divisioni, sia testimonianza di «quella possibilità di vera pace che il mondo attende e che il nuovo Pontefice ha richiamato con forza sin dalle prime parole pronunciate».
Ai conflitti e alle grandi incertezze fa riferimento anche un comunicato della Comunità di Sant’Egidio, che pone l’accento sulla parola «pace» — più volte richiamata dal Papa nel suo discorso dalla Loggia di San Pietro —, assieme al desiderio e alla necessità di costruire «ponti». Sant’Egidio si unisce alla gioia di tutta la Chiesa per l’elezione di Leone XIV e infine «rivolge al Signore la sua preghiera perché lo accompagni nel cammino del suo pontificato».
Anche il Movimento dei Focolari, attraverso la presidente Margaret Karram, esprime gioia e gratitudine. «Oggi il mondo ha estremo bisogno di pace, di luce e di speranza», dice, «per questo gli promettiamo di continuare ad impegnarci a portare a tutti l’amore di Dio; ad essere aperti al dialogo, per essere “un solo popolo sempre in pace”». Karram, infine, richiama la fedeltà al cammino sinodale, e l’impegno a realizzare una Chiesa sempre più accogliente e vicina a chi è vive in contesti di fragilità.