
Dopo mesi di tensioni commerciali, accordo sui dazi tra Stati Uniti e Gran Bretagna
Un «grande accordo» per Stati Uniti e Regno Unito. Così il capo della Casa Bianca, Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale ha annunciato l’intesa sui dazi tra i due Paesi, presentandola con il primo ministro britannico Keir Starmer in videocollegamento. La prima da quando, appena insediatosi in gennaio, il presidente statunitense ha imposto una nuova serie di tariffe doganali aggiuntive, andando a colpire una sessantina di partner commerciali. Ma forse non l’ultima: «Faremo un accordo con l’Europa», ha assicurato Trump, mentre la propria amministrazione nel weekend si confronterà con la Cina. Da parte sua Starmer, parlando di giorno «storico», ha dichiarato che l’accordo «salverà migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito». Secondo il documento, saranno eliminati i dazi Usa del 25% su acciaio e alluminio britannici e sarà ridotta dal 27,5% al 10% l’aliquota sulla maggior parte delle esportazioni di automobili. In cambio, il governo di Londra eliminerà la tariffa sull’etanolo per gli Usa e aprirà il mercato ai prodotti agricoli e alla carne americani.
Lituania: il Parlamento approva il ritiro dalla Convenzione contro le mine antiuomo
La Lituania si ritira dalla convenzione di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo. Il provvedimento è passato in Parlamento con 107 voti favorevoli, nessun contrario e tre astensioni. Si tratta del secondo Paese baltico, dopo la Lettonia, a prendere una decisione in tal senso, in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il ritiro di Vilnius diventerà effettivo 6 mesi dopo la presentazione ufficiale della dichiarazione di ritiro alle Nazioni Unite. A marzo una nota congiunta firmata dai ministri della Difesa di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, aveva preannunciato l’intenzione dei quattro governi di ritirarsi dal trattato. Nel frattempo, anche la Finlandia ha intrapreso la stessa strada e la commissione Difesa del Parlamento di Helsinki ha già espresso il proprio appoggio alla decisione.
Continuano gli attacchi con droni a Port Sudan. Raid pure su Omdurman
Per il sesto giorno consecutivo, sono proseguiti gli attacchi con droni contro Port Sudan. Lo riferiscono fonti militari nella città sul Mar Rosso — di fatto capitale provvisoria del Sudan da quando nell’aprile 2023 è scoppiata la guerra tra esercito e paramilitari — attribuendo i raid alle Forze di supporto rapido (Rsf). I droni, secondo la ricostruzione, stanno prendendo di mira installazioni e siti a nord, ovest e sud della località, strategica per la consegna degli aiuti umanitari. Proseguono inoltre i bombardamenti pure su Omdurman, nell’area metropolitana di Khartoum: le vittime delle ultime operazioni sarebbero due ragazze.
L’Onu denuncia: 50.000 persone in fuga per le violenze ad Haiti
L’emergenza umanitaria ad Haiti, causata dalla violenza seminata dalle bande che si contendono il controllo del territorio, ha portato alla fuga da metà aprile di oltre 50.000 persone, tra cui 15.000 bambini. Lo denuncia l’Onu, proprio quando più del 60% delle strutture sanitarie di Port-au-Prince risultano chiuse o non operative. In tale contesto, Medici senza frontiere (Msf) parla inoltre di «livelli estremi di violenza». L’ospedale traumatologico di Msf a Tabarre, uno degli ultimi ancora operativi nell’arrondissement della capitale, rischia di raggiungere il limite massimo di capacità. «Il numero di feriti gravi è in costante aumento da 4 settimane: quasi il 40% di loro sono donne e bambini», spiega Seybou Diarra, coordinatore della struttura.
Al via le cerimonie per il bicentenario delle relazioni tra Perú e Stati Uniti
Perú e Stati Uniti hanno iniziato le cerimonie per il bicentenario delle loro relazioni diplomatiche, che si celebreranno nel 2026, con la presentazione del logo commemorativo e l’inaugurazione di una mostra documentaria e fotografica. Lo hanno riferito fonti ufficiali. La mostra è stata inaugurata dal capo della diplomazia peruviano, Elmer Schialer, e dall’incaricato d’affari statunitense ad interim, Joan Perkins, presso la sede del ministero degli Esteri di Lima. Schialer ha ribadito l’importanza del partenariato strategico tra i due Paesi, «basato sul rispetto, sui valori condivisi della democrazia e dello stato di diritto, sulla cooperazione e sull’interesse reciproco».