In Messico migliaia di giovani ascoltano ancora una volta la voce di Papa Bergoglio

Più di centomila giovani si sono riuniti nello Zócalo di Città del Messico, la piazza più rappresentativa del Paese latinoamericano, per celebrare la vita e soprattutto per impegnarsi nella promozione della pace e la riconciliazione dei popoli nel mondo. L’occasione è stato il Vitae Fest, con una suggestiva rappresentazione artistica all’interno della quale c’è stato un momento particolare che ha commosso tutti i presenti: la proiezione di un videomessaggio che Papa Francesco, morto quattordici giorni fa, aveva registrato appositamente a metà del 2024.

«So che siete riuniti — diceva il Pontefice argentino — per ricevere e per dare. Non siete lì per restare in silenzio, ma per fare chiasso, per muovere le cose, con gioia, per ricevere un messaggio e trasmettere un messaggio. Grazie per questa vostra volontà di agire. Perché ci sono molte cose brutte nel mondo, e dobbiamo sistemarle. Ma ci sono anche tante cose belle, e siete voi, che siete lì riuniti, perché desiderate qualcosa di più».

Nell’anno in cui la Chiesa celebra il Giubileo della speranza, tutti i presenti hanno indossato un fazzoletto bianco, segno della vivacità dei giovani e del desiderio comune di recuperare la capacità di dialogo per costruire una società più fraterna e coesa. «Non dimenticate mai quel fazzoletto bianco — raccomandava il vescovo di Roma — è sempre la speranza di tutti i peccatori, come noi. Che Dio vi benedica, che la Vergine di Guadalupe vi custodisca e non dimenticate di pregare per me», concludeva Francesco.