· Città del Vaticano ·

Attività del Collegio cardinalizio

Decima Congregazione generale

 Decima Congregazione generale   QUO-102
05 maggio 2025

Una figura che deve essere presente, vicina, capace di fare da ponte e guida, di favorire l’accesso alla comunione a un’umanità disorientata e segnata dalla crisi dell’ordine mondiale; un pastore vicino alla vita concreta delle persone» capace di affrontare sfide come «la trasmissione della fede, la cura del creato, la guerra e la frammentazione del mondo». È il profilo ideale del nuovo Papa tracciato dai cardinali riuniti stamane, lunedì 5 maggio, nell’Aula nuova del Sinodo, per la decima Congregazione generale in vista del Conclave.

Lo ha detto nel consueto incontro con i giornalisti a fine mattinata il direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni, spiegando che i lavori sono iniziati puntualmente alle 9 con un momento di preghiera condivisa. Erano presenti 179 porporati, di cui 132 elettori; e durante la sessione si sono susseguiti 26 interventi, toccando temi centrali per la vita e la missione della Chiesa oggi. Si è riflettuto sul Diritto canonico e sul ruolo dello Stato della Città del Vaticano, ma soprattutto si è sottolineata la natura missionaria della Chiesa: una Chiesa che non si deve ripiegare su sé stessa, ma accompagnare ogni uomo e ogni donna verso l’esperienza viva del mistero di Dio.

È stato messo in evidenza anche il ruolo fondamentale delle Caritas, chiamate non solo a soccorrere, ma a difendere i poveri, testimoniando la giustizia del Vangelo. Un intervento ha sottolineato con forza la presenza di tanti giornalisti in questi giorni, come segno che il Vangelo conserva tutta la sua forza di senso anche nel mondo di oggi: una presenza che è anche una responsabilità.

Alcuni hanno rievocato la toccante preghiera di Papa Francesco durante la pandemia di Covid-19, ricordandola come una porta aperta di speranza nel tempo della paura. Ed è stata anche espressa una forte preoccupazione per le divisioni all’interno della Chiesa stessa. Non sono mancati riferimenti alle vocazioni, alla famiglia, e alla responsabilità educativa verso i figli. Tra i testi conciliari, è stata citata la Costituzione Dei Verbum, nutrimento per il Popolo di Dio. Infine, si è ricordato che nel celebrare Gesù presente nell’Eucaristia non si deve mai dimenticare il sacramento di Cristo presente nei poveri.

Il direttore della Sala stampa ha poi reso noto che nel pomeriggio di sabato 3 maggio il camerlengo aveva proceduto al sorteggio delle stanze: tutti i presenti sono stati assegnati tra la residenza di Santa Marta e l’adiacente “Santa Marta vecchia”, e chi vuole potrà trasferirsi anche domani mattina. Durante il conclave, i cardinali potranno effettuare come desiderano il percorso verso la Cappella Sistina, anche a piedi, seguendo un itinerario protetto. I 133 cardinali elettori sono ormai tutti presenti a Roma. Oggi pomeriggio, dalle 17 alle ore 19, si svolge l’undicesima Congregazione generale, mentre alle 15, nella Cappella Paolina, Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano, ha luogo il giuramento degli officiali e addetti al Conclave, sia ecclesiastici che laici.

Inoltre si è appreso che durante i lavori si è parlato anche del ruolo delle donne nella Chiesa nel contesto della sinodalità, tema affrontato nei giorni scorsi e che i porporati sono invitati a lasciare i cellulari a Santa Marta, dove non ci sarà comunque nessuna connessione internet, così come non ci sarà in Sistina.