Nona

Il ricordo grato di Papa Francesco, i processi da lui avviati e la responsabilità di proseguirli e custodirli. Ma anche il duplice compito della Chiesa: vivere e testimoniare la comunione al proprio interno e promuovere la fraternità nel mondo. E ancora, la collaborazione e solidarietà tra le Chiese, il ruolo della Curia in rapporto al Pontefice, il servizio della Chiesa e del vescovo di Roma alla pace: sono state queste alcune delle tematiche affrontate oggi, sabato 3 maggio, dal Collegio cardinalizio riunito nell’Aula nuova del Sinodo per la nona Congregazione generale in vista del conclave.
I lavori hanno avuto inizio alle 9 con un momento di preghiera, alla presenza di 177 porporati, di cui 127 elettori. Di questi ultimi, ne sono finora giunti a Roma 131 dei 133 attesi per il conclave.
Sono stati sorteggiati i cardinali della Commissione che assiste il camerlengo nelle Congregazioni particolari per il disbrigo degli affari ordinari: si tratta dei porporati Robert Prevost, agostiniano, e Marcello Semeraro, mentre resta confermato il cardinale Reinhard Marx in quanto coordinatore del Consiglio per l’Economia.
Gli interventi odierni sono stati ventisei ed hanno riguardato anche il valore dell’educazione come strumento di trasformazione e speranza. Non sono mancati riferimenti al Giubileo e al desiderio che il prossimo Papa abbia uno spirito profetico, capace di guidare una Chiesa che non si richiuda su sé stessa, ma sappia uscire e portare luce a un mondo segnato da disperazione.
Sono stati ripresi anche alcuni temi già affrontati nei giorni precedenti come la sinodalità e la collegialità, e si è posto lo sguardo sul mondo e sull’attenzione che questo rivolge alla Chiesa. È emersa la consapevolezza del rischio che la Chiesa diventi autoreferenziale e perda la sua rilevanza se non vive nel mondo e con il mondo. Importanti anche i richiami al dialogo ecumenico e alla missione.
Il cardinale decano, Giovanni Battista Re, ha quindi ricordato che, per il mese di maggio, ogni sabato sera alle 21 in piazza San Pietro si tiene un rosario, organizzato dalla basilica Vaticana.
Domani, domenica 4 maggio, i cardinali che lo desiderano potranno celebrare l’Eucaristia nelle proprie sedi titolari. Sono a chiedere preghiere per questo tempo.
Nel pomeriggio alle 17, inoltre, nella basilica Vaticana, si terrà la nona e ultima messa dei Novendiali in suffragio di Papa Francesco, presieduta dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti.
Dopo la pausa domenicale, lunedì 5 maggio riprenderanno i lavori delle Congregazioni generali che si svolgeranno sia la mattina tra le 9 e le 12.30, sia il pomeriggio tra le 17 e le 19.
Nella stessa giornata termineranno i lavori di ristrutturazione, già in fase avanzata, a Casa Santa Marta. Il personale e tutti coloro che sono coinvolti saranno accolti a Santa Marta e Santa Marta Vecchia. L’ingresso negli ambienti sarà consentito dalla sera di martedì 6 alla mattina di mercoledì 7 maggio, prima della messa «Pro eligendo Romano Pontifice», che sarà presieduta dal cardinale Re alle 10 nella basilica Vaticana.
Infine, martedì 6 maggio alle 9 si terrà una Congregazione generale, mentre la sessione pomeridiana si svolgerà solo in caso di necessità.