· Città del Vaticano ·

Attività del Collegio cardinalizio

Settima
congregazione generale

 Settima congregazione generale  QUO-099
30 aprile 2025

Si sono incentrati in particolare sulla situazione economica e finanziaria della Santa Sede stamattina, mercoledì 30 aprile, i lavori della settima Congregazione generale dei cardinali, apertasi alle ore 9, con un momento di preghiera.

Lo ha comunicato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel corso di un incontro con i giornalisti accreditati, specificando che erano presenti 181 partecipanti, tra cui 124 porporati elettori.

Nella prima parte della mattinata è stato il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’Economia, a presentare un quadro aggiornato delle sfide e delle criticità esistenti, offrendo proposte orientate alla sostenibilità e ribadendo l’importanza che le strutture economiche continuino a sostenere stabilmente la missione del Papato.

Successivamente, il cardinale camerlengo Kevin Farrell, che è anche presidente del Comitato per gli Investimenti, è intervenuto sul ruolo e le attività dell’organismo. Il cardinale Christoph Schönborn, presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione ha offerto una riflessione sulla situazione attuale dello Ior. Il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, dei Legionari di Cristo, presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha quindi riferito in merito ad alcuni dettagli relativi al Governatorato, parlando anche di lavori di ristrutturazione che interessano edifici dello Stato e al supporto fornito alla Sede Apostolica.

Infine ha preso la parola il cardinale Konrad Krajewski, che ha illustrato l’impegno del Dicastero per il Servizio della Carità (Elemosineria Apostolica).

Nel corso della seconda parte dei lavori è stata data lettura del comunicato al Popolo di Dio, pubblicato in mattinata (che riportiamo in questa pagina).

Sono seguiti 14 interventi da parte dei membri dell’assemblea. Tra i temi affrontati, si è evidenziata una riflessione sull’ecclesiologia del Popolo di Dio, con particolare riferimento alla sofferenza causata dalla polarizzazione all’interno della Chiesa e alle divisioni nella società. È stato più volte richiamato il valore della sinodalità, vissuta in stretta connessione con la collegialità episcopale, come espressione di corresponsabilità differenziata.

È stata trattata, in varie occasioni, la questione delle vocazioni sacerdotali e religiose, considerate in rapporto al rinnovamento spirituale e pastorale della Chiesa. Diversi interventi hanno fatto esplicito riferimento ai documenti del Concilio Vaticano ii, in particolare alle Costituzioni apostoliche Lumen gentium e Gaudium et spes.

Si è parlato di evangelizzazione, con insistenza sulla necessaria coerenza tra l’annuncio del Vangelo e la testimonianza concreta della vita cristiana.

La Congregazione — la prossima è in programma venerdì 2 maggio — si è conclusa alle ore 12.30 con la preghiera del Regina Coeli.

Inoltre altre informazioni a margine, apprese in risposta alle domande dei giornalisti, riguardano il fatto che ancora non sono arrivati tutti i cardinali elettori e che non sono previsti interpreti in Cappella Sistina durante il conclave. Si è quindi accennato alla situazione del cardinale Vinko Puljić, che, su parere dei medici, sarà presente al conclave, dovendo votare probabilmente da Casa Santa Marta: su questa situazione o eventuali altre simili verranno date indicazioni su tempi e modalità.