· Città del Vaticano ·

Le conseguenze di un conflitto tanto lungo e violento riecheggiano ancora oggi, specie nella frammentata società statunitense

Cosa resta della guerra
in Vietnam
cinquant’anni dopo

Victorious North Vietnamese troops on tanks take up positions outside Independence Palace in Saigon, ...
30 aprile 2025
di Guglielmo Gallone «Non più la guerra» perché «non si può amare con armi offensive in pugno: la pace non si costruisce soltanto con la politica e con l’equilibrio delle forze e degli interessi, ma con lo spirito, con le idee». È il 4 ottobre 1965 quando l’appello di san Paolo vi riecheggia nel palazzo di Vetro delle Nazioni Unite di New York. I riferimenti vanno tutti alla guerra in Vietnam, il conflitto che dal 1955 coinvolge i principali attori internazionali, dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica passando per la Cina e la Corea del Sud, riflettendo dunque il bipolarismo internazionale tra regimi comunisti e Paesi democratici, trasformandosi ben presto da guerra d’indipendenza in conflitto senza regole, segnato da bombardamenti a tappeto e napalm. Cinque anni più tardi Papa ...

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