· Città del Vaticano ·

L’intervento della Santa Sede al comitato Onu

«Abbracciare la strada
del disarmo globale»

 «Abbracciare la strada  del disarmo globale»  QUO-099
30 aprile 2025

Papa Francesco, nel corso del suo pontificato, «non ha mai mancato di alzare la voce a sostegno dell’urgente appello al disarmo», e questo resta un richiamo fondamentale in un momento in cui la Santa Sede «nota con profonda preoccupazione che molti Stati si sono rivolti al riarmo estensivo». L’arcivescovo Gabriele Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede, è così intervenuto ieri all’Onu di New York, nel corso del dibattito generale del Terzo comitato preparatorio della Conferenza di revisione del 2026 del Trattato di non proliferazione delle Armi nucleari. Un’occasione per Caccia per chiedere che si proseguano «gli sforzi continui per esplorare come il Tnp e il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw) possano servire a completarsi e rafforzarsi a vicenda, in particolare nelle aree della verifica del disarmo nucleare, della riabilitazione ambientale e dell'assistenza alle vittime».

Per Caccia è necessario «abbracciare la strada del disarmo globale», rifiutando uso e possesso di armi nucleari. La comunità internazionale ha la responsabilità morale di far progredire tale disarmo, mantenendolo in cima alle priorità globale e convertendo, diversificando e ristrutturando le «industrie militari per scopi pacifici». Nonostante i venti di guerra che minacciano la pace e la fratellanza umana, è stata la conclusione, è necessario un mondo libero dalle armi nucleari, poiché la «pace non è possibile senza un vero disarmo».