· Città del Vaticano ·

Convegno all’Augustinianum

La speranza
della condivisione

 La speranza  della condivisione   QUO-097
28 aprile 2025

di Federico Piana

Gioia, speranza, lacrime, sorrisi. C’era tutta la gamma delle buone, intense e profonde emozioni, oggi, nella grande sala convegni del Centro congressi “Augustinianum” di Roma gremita di molte persone con disabilità, accompagnate dai loro caregiver — termine inglese entrato a pieno titolo nella lingua italiana che identifica chi si occupa con amore incondizionato delle persone non autosufficienti — e dai responsabili di numerose associazioni di cura, assistenza e sostegno.

Tutti insieme per dare vita al convegno nazionale dal titolo “Noi: pellegrini di speranza” promosso dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha aperto il Giubileo delle persone con disabilità.

La forza delle testimonianze degli atleti paralimpici BeBe Vio ed Oney Tapia ha trasmesso ai presenti la carica vitale per affrontare ogni difficile condizione con rinnovato slancio e senza paura sapendo che, in fondo, l’essere disabili non è una diminutio ma una ricchezza per tutta la società.

In precedenza, aprendo i lavori del convegno, suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale con disabilità della Cei, aveva ricordato come questo Giubileo raccoglie «l’eredità di Papa Francesco in merito alla dimensione dell’incontro. È bello vedere qui uomini e donne di ogni lingua e nazione che si ritrovano insieme per rendere grazie al Signore. In questi anni abbiamo lavorato tanto sulla cultura dell’appartenenza: guardare la persona con disabilità oltre i loro limiti».

In un videomessaggio di saluto trasmesso in platea, l’arcivescovo Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, ha spiegato che il Giubileo stesso «invita a fare un passo in più verso l’amore che è Dio» mentre nel suo intervento monsignor Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione, ha sottolineato come «tutto il dicastero sia impegnato a costruire comunità inclusive perché la vera ricchezza della Chiesa sta nei legami di fede, speranza e carità».

I partecipanti al convegno — entrato nel vivo con due tavole rotonde, una dedicata alla comprensione del progetto di vita, moderata da Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale del Dicastero della comunicazione, e l’altra incentrata sulle sfide della scienza, della tecnologia e dell’etica in rapporto alla disabilità, moderata dalla giornalista Paola Severini Melograni — si è concluso con un toccante pellegrinaggio alla Porta Santa della basilica Vaticana.