· Città del Vaticano ·

Quella rosa bianca sopra il sepolcro

Il segno che santa Teresina
lo ha «ascoltato»

 Il segno che santa Teresina lo ha «ascoltato»   QUO-097
28 aprile 2025

Su un tavolino di marmo, sotto quadri e icone, fuori dal suo appartamento privato a Santa Marta, c’era sempre una rosa bianca fresca. Era il simbolo del suo legame con “Teresina”, Teresa di Lisieux, la santa a cui si è sempre rivolto per chiedere grazie e alla cui intercessione affidava le difficoltà personali e altrui. Ed una rosa bianca giace da ieri sera su un altro marmo, quello della lapide di provenienza ligure con la incisione Franciscus nella basilica di Santa Maria Maggiore sotto la quale riposano le spoglie mortali di Papa Francesco. Non una scelta artistica, ma di continuità e devozione.

Quel fiore ha accompagnato tutta la vita di Jorge Mario Bergoglio. Lui stesso ne aveva parlato nel libro intervista El Jesuita, scritto dai giornalisti argentini Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti, i quali, descrivendo la biblioteca dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, notavano un vaso pieno di rose bianche in uno scaffale, davanti a una foto della mistica carmelitana morta ad appena 24 anni nel 1897, canonizzata da Pio xi e proclamata dottore della Chiesa da Giovanni Paolo ii nel 1997. «Quando ho un problema — aveva spiegato l’allora futuro Papa ai due giornalisti — chiedo alla santa, non di risolverlo, ma di prenderlo in mano e aiutarmi ad accettarlo, e come segnale ricevo quasi sempre una rosa bianca».

Era avvenuto anche all’inizio del suo pontificato, nel settembre 2013, quando aveva indetto una veglia di preghiera in piazza San Pietro per la pace in Siria che, all’epoca, rischiava di cadere nel baratro di un cruento conflitto. Durante la veglia erano stati letti alcuni brani della poesia di santa Teresina di Lisieux e Papa Francesco, tornando a Santa Marta, aveva ricevuto in dono, a sorpresa, una rosa bianca colta da un giardiniere nei Giardini Vaticani.

Lo stesso dono il Papa lo ha ricevuto pochi giorni dopo il suo ultimo ricovero al Policlinico Gemelli per la polmonite bilaterale: una rosa bianca della santa mistica confezionata, proveniente dalla casa a Lisieux. La teneva su un comodino a fianco al suo letto. Un “segno”, anche questo, che Teresa lo ha accompagnato fino agli ultimi istanti della vita. (salvatore cernuzio)