· Città del Vaticano ·

Lettera ai «fratelli cattolici» da una teologa del dialogo ebraico-cristiano

Che la sua memoria sia di benedizione

Papa Francesco davanti al 'Muro del pianto' a Gerusalemme il 26 maggio 2014. ANSA/OSSERVATORE ROMANO ...
25 aprile 2025

Pubblichiamo un ricordo del Pontefice scomparso, firmato dalla professoressa che è stata promotrice della lettera scritta a Papa Francesco da circa 400 rabbini e studiosi, all’indomani dello scoppio della guerra a Gaza, a cui il Papa ha replicato con un’apprezzata risposta.

di Karma Ben Johanan

Ai nostri fratelli e sorelle cattolici. Nel febbraio 2024, in un momento di grande afflizione per il nostro popolo, Papa Francesco ha rivolto alla comunità ebraica in Israele parole di conforto, ricordandoci che la Chiesa e il popolo ebraico hanno percorso un lungo cammino condiviso. Oggi, mentre proseguiamo insieme questo itinerario bimillenario, siamo noi a tendere la mano a voi, con profonda partecipazione e sincera espressione di cordoglio per la perdita del vostro amato pastore.

Nella tradizione ebraica, dire «che la sua memoria sia di benedizione» non significa soltanto esprimere il dolore, ma assumere un impegno: rendere la memoria operante, trasformare il ricordo in azione, facendo vivere ciò che il defunto ha seminato nel mondo. In fondo, le orazioni più autentiche sono proprio quelle che si compiono con le mani, non con le labbra. La creazione, insegnano i Salmi, rende gloria a Dio senza parole: «I cieli narrano la gloria di Dio, il firmamento annuncia l’opera delle sue mani... il loro suono si diffonde su tutta la terra, le loro parole fino all’estremità del mondo». Questo fu anche il lascito di san Francesco d’Assisi, che invitava persino gli uccelli a lodare il Creatore: «Canta, sorella cicala, e loda il tuo Signore!» Un invito a lodare Dio non con le parole, ma con la propria vita. Ispirato dal Poverello di Assisi, Papa Francesco ha sempre dato valore ai gesti più che ai discorsi. Come ha scritto in Fratelli tutti: «Francesco non ha condotto una guerra di parole… ha semplicemente diffuso l’amore di Dio... Così è diventato padre di tutti e ha ispirato il sogno di una società fraterna». Che il nostro lutto per Papa Francesco si traduca in azioni concrete. Costruiamo insieme quella società fraterna di cui ha parlato, passo dopo passo, gesto dopo gesto. Che la sua memoria sia di benedizione.