Uomo di profonda fede

Papa Francesco è stato un «uomo di profonda fede e sconfinata compassione, ha dedicato la sua vita a sollevare i poveri e a invocare la pace in un mondo travagliato. Giustamente, ha attribuito grande importanza al rafforzamento dei legami con il mondo ebraico e alla promozione del dialogo interreligioso come via verso una maggiore comprensione e rispetto reciproco»: queste le parole con cui il presidente dello stato di Israele Isaac Herzog ha voluto ricordare in un suo messaggio a tutto il mondo cristiano e in particolare ai cristiani di Terra Santa, la figura del pontefice scomparso. «Io spero sinceramente — ha continuato la massima figura istituzionale israeliana — che le sue preghiere per la pace in tutto il Medio Oriente, ed in particolare per il ritorno di tutti gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza, possano presto ricevere una risposta positiva». Herzog ha quindi espresso le sue sincere condoglianze «per la perdita di un grande padre spirituale, Sua Santità Papa Francesco». Il delegato apostolico a Gerusalemme e nunzio presso lo stato di Israele monsignor Adolfo Tito Yllana riferisce a «L’Osservatore Romano»: «Ancor più del messaggio ufficiale mi è stata particolarmente gradita una telefonata personale di condoglianze che il presidente Herzog mi ha rivolto a nome del paese che rappresenta soltanto pochi minuti dopo l’annuncio del decesso, e prima dei tanti messaggi di condoglianze che abbiamo ricevuto dal corpo diplomatico accreditato a Gerusalemme». Una sensibilità speciale verso il mondo cristiano che il presidente israeliano ha più volte espresso pubblicamente, e anche in una lunga intervista che concesse tempo addietro al nostro giornale. (roberto cetera)