· Città del Vaticano ·

La vicinanza di ordini religiosi e movimenti ecclesiali

Ha saputo toccare il cuore del Vangelo

 Ha saputo toccare il cuore del Vangelo  QUO-092
22 aprile 2025

di Francesco Ricupero

Messaggi di cordoglio sono arrivati ieri, lunedì, per la scomparsa di Papa Francesco, e tanti altri ne continuano ad arrivare da tutto il mondo anche da congregazioni, ordini religiosi, università cattoliche, associazioni e movimenti ecclesiali. Fra Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, ha ricordato lo stupore e la freschezza racchiusi nella scelta di quel nome — Francesco — che fu subito messaggio e programma. Un nome che parlava di “povertà”, di “pace”, di amore per la terra. Tre stelle luminose che hanno guidato l’intero cammino del Papa, insieme a un Vangelo vissuto sine glossa, “senza commenti”, come voleva il santo di Assisi. «Papa Francesco ha saputo toccare il cuore del Vangelo con la sua sensibilità ignaziana», ha detto Fusarelli, mettendo in luce le radici francescane di un pontificato che ha camminato con l’essenzialità dei piccoli. Dalla Laudato si’ alla Fratelli tutti, passando per la Evangelii gaudium, è tutto un invito a “uscire”, ad annunciare, ad abbracciare. E poi i gesti — «che hanno parlato spesso nel silenzio dei paradossi» — come quelli rivolti ai malati — «spesso sfigurati dalla loro infermità — ai migranti — nei viaggi a Lampedusa e a Lesbo — agli ultimi. Un linguaggio “immediato, concreto, spesso colloquiale”. Una spiritualità vissuta nell’incontro, dove ogni volto diventa Vangelo».

«Pur nello sconcerto causato dalla sua dipartita — scrive in un comunicato la Compagnia di Gesù — sgorga spontaneamente dai nostri cuori un profondo sentimento di gratitudine a Dio Padre, ricco di misericordia, per il tanto bene ricevuto attraverso il servizio di tutta una vita e per il modo in cui Papa Francesco ha saputo guidare la Chiesa durante il suo pontificato, in comunione e in continuità con i suoi predecessori nello sforzo di mettere in pratica lo spirito e gli orientamenti del concilio Ecumenico Vaticano ii. Sin dalle prime parole pronunciate la sera del 13 marzo 2013 nel salutare i fedeli radunatisi in Piazza San Pietro per festeggiare il Papa appena eletto, troviamo due dimensioni chiave del suo ministero: l’importanza del camminare insieme, Vescovo e popolo, in un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia, di speranza; e la centralità della preghiera, soprattutto di quella di intercessione».

Il Rettore Maggiore dei salesiani di don Bosco, don Fabio Attard, e l’intera Congregazione salesiana si sono unite a «tutta la Chiesa attorno al Santo Padre Francesco. Grati per la Sua costante attenzione e per i ripetuti stimoli ad uscire per condividere la missione di portare il Vangelo fino ai confini delle periferie, specialmente là dove vivono i giovani più poveri e abbandonati, assicuriamo il nostro ricordo e la nostra fervida preghiera perché Dio Onnipotente e misericordioso conceda il premio eterno al Suo Servo Francesco che si è consumato fino all’ultimo respiro» per il bene della Chiesa e dell’umanità intera».

Profondo dolore per la scomparsa «di un pastore straordinario la cui vita è stata una luminosa testimonianza di servizio, umiltà, misericordia e amore per tutta la creazione» è stato espresso dall’Unione internazionale delle superiore generali. A pochi minuti dalla morte del Pontefice, la presidenza dell’Azione cattolica italiana ha diffuso un comunicato di cordoglio, ricordando lo stretto legame con il Papa. «L’ultimo grande incontro con l’Azione cattolica italiana, avvenuto il 25 aprile 2024 in Piazza San Pietro, — si legge — è stato un momento di intensa spiritualità e comunione. In quell’occasione, il Santo Padre ci ha esortato a non perdere mai la gioia dell’evangelizzazione e a continuare a essere un segno vivo di speranza per il mondo. Parole che oggi risuonano ancora più forti nei nostri cuori e che continueranno a guidarci nel nostro cammino associativo». Anche la Comunità di Sant’Egidio si è unita al dolore della Chiesa universale per la morte del Papa. In un messaggio è stato sottolineato come per 12 anni il Papa «ci abbia guidato e orientato in un tempo difficile, attraversato da rapide trasformazioni e grandi incertezze, che lui stesso chiamava “cambiamento d’epoca”». Gratitudine al Signore, per il dono di un pastore «che ha portato il Vangelo fino agli ambiti più lontani della Chiesa, donandosi per manifestare a tutti, la vicinanza e l’amore di Dio, specialmente ai più poveri e abbandonati nel corpo e nello spirito», è stata invece espressa dai responsabili del Cammino Neocatecumenale, aggiungendo che rimarrà intatta la sua «donazione totale per testimoniare l’amore di Dio per ogni creatura». Di «dono d’amore» ha parlato anche Margaret Karram, teologa e presidente del Movimento dei Focolari, che così ha definito l’intero pontificato di Francesco, «un pastore vicino e amorevole». Il Papa ha costantemente esortato i membri del movimento a una testimonianza viva, coraggiosa, fedele fino all’osso. Karram ha raccontato anche la gratitudine personale per la sua attenzione alla Terra Santa e per averla chiamata a partecipare al Sinodo sulla sinodalità.

Con una nota diffusa ieri Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, si è unito alle parole di dolore e gratitudine per il Pontefice scomparso: «In un rapporto personale sinceramente affettuoso, Papa Francesco mi ha sempre dimostrato grande stima e attenzione per il nostro movimento. Continueremo sulla strada che ci ha indicato, perché il movimento sia sempre fedele al dono dello Spirito per servire la gloria di Cristo nel mondo che è la Chiesa».

Un grazie per il sostegno e la vicinanza del Santo Padre nel suo servizio ai malati e ai più vulnerabili è stato espresso dal Gran Maestro del Sacro Ordine Militare di Malta, fra John T. Dunlap. «È nostro dovere, oggi più che mai, rendere grazie per il suo Pontificato e pregare affinché il Signore gli conceda la ricompensa promessa ai servi fedeli. Vi chiedo di intensificare la nostra missione di carità a servizio dei nostri Signori i Poveri e i Malati come segno concreto di fedeltà agli insegnamenti che Papa Francesco ci ha impartito e lasciato». Al cordoglio per la morte di Papa Francesco, si è unita infine la comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Il mondo e la Chiesa — ha affermato il presidente dell’ospedale, Tiziano Onesti — perdono una grande persona e l’Ospedale perde un amico vero e sempre presente».