La voce che ridona

14 aprile 2025
di Luca Attanasio
Proviamo a pensare per un momento a un nostro figlio, magari adolescente, in viaggio da solo o con amici. Se appena atterrato, al termine di un viaggio in macchina o nel corso di un tragitto in treno, non ci mandasse un messaggio whatsapp rassicurante o non ci facesse giungere la conferma che tutto procede per il meglio, entreremmo in uno stato di prima agitazione. Se malauguratamente passasse del tempo dall’arrivo previsto senza aver ricevuto segnali, si innescherebbe in famiglia un vero e proprio panico.
Immaginiamo ora di essere padri, madri nell’altro emisfero del mondo e di avere un nostro figlio che, per un conflitto scoppiato nell’area dove viviamo, per un disastro ambientale, a causa di persecuzioni o “semplicemente” per povertà, sia forzato a migrare. Il suo viaggio non avverrà su voli di linea, ...
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