· Città del Vaticano ·

Nella Domenica delle Palme, gli appelli di Papa Francesco per le popolazioni sofferenti nel mondo

Ascoltare il grido al cielo delle vittime straziate
da guerre e povertà

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14 aprile 2025

La preghiera per il Sudan e gli auspici per la fine del conflitto «nella martoriata Ucraina»


Il «grido al cielo» delle vittime di guerra e lo strazio dei volti segnati da conflitti e miseria: ieri, nella domenica della Palme in cui si rievoca la Passione del Signore, il pensiero di Francesco non poteva che essere rivolto alle tante popolazioni del mondo travolte dalle violenze. Nel testo scritto dell’Angelus, diffuso a mezzogiorno, il Papa ha invitato i fedeli ad affidare al Signore «tutti i sofferenti, specialmente chi è colpito dalla guerra, dalla povertà o dai disastri naturali».

Forte, in particolare, l’appello del Pontefice per la pace in Sudan dove domani, 15 aprile, ricorre «il secondo triste anniversario dell’inizio del conflitto» che ha provocato migliaia di morti e milioni di sfollati. La loro sofferenza — ha scritto Francesco — «grida al cielo e ci implora di agire».

Parimenti, dal vescovo di Roma è giunta l’esortazione alla riconciliazione in tanti Paesi travolti dall’orrore della guerra, come «la martoriata Ucraina» che proprio ieri ha contato nuovi morti e feriti nella città di Sumy, bersaglio di un attacco russo.

In precedenza il Papa — nel testo preparato dell’omelia, che è stata pronunciata dal cardinale Leonardo Sandri, vice-decano del Collegio cardinalizio e suo delegato a presiedere la messa in piazza San Pietro — aveva spronato i quarantamila fedeli presenti e quanti seguivano il rito attraverso i media a non distogliere lo sguardo dalla «moltitudine di uomini e donne che odio e violenza gettano sulla via del Calvario», vedendo Cristo «nei loro volti, straziati dalla guerra e dalla miseria».

Di qui, l’invito conclusivo a farsi «cirenei gli uni per gli altri», davanti «all’atroce ingiustizia del male».

Al termine della celebrazione, Francesco in sedia a rotelle è arrivato a sorpresa sul sagrato della basilica Vaticana e ha rivolto un breve saluto ai presenti, augurando «Buona Domenica delle Palme! Buona Settimana Santa!». Poi, rientrando verso Casa Santa Marta, si è fermato in basilica e ha sostato in preghiera sulle tombe di san Pietro e san Pio x e davanti al monumento di Benedetto xv.

L'omelia

L'Angelus