· Città del Vaticano ·

Intervento dell’arcivescovo Balestrero all’Onu

Governare l’IA
per promuovere
uno sviluppo etico

 Governare l’IA per promuovere  uno sviluppo etico  QUO-083
11 aprile 2025

La Santa Sede riconosce che lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione ha offerto nuove opportunità di sviluppo a livello globale, esercitando una profonda influenza in tutti gli ambiti economici, sociali e di governance. Tuttavia, resistono nel mondo profonde disparità di accesso alle tecnologie emergenti, soprattutto a danno dei paesi più poveri dove mancano le infrastrutture, le risorse e le conoscenze per poterne usufruire appieno.

Il rappresentante permanete della Santa Sede presso l’Onu e le altre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra, l’arcivescovo Ettore Balestrero, intervenendo alla ventottesima sessione della Commissione delle Nazioni Unite su scienza e tecnologia per lo sviluppo, ha espresso la preoccupazione della Santa Sede per le difficoltà di accesso alla rete globale da parte dei paesi meno sviluppati. Una discriminazione che in un mondo digitalizzato significa, tra l’altro, «meno opportunità educative e lavorative, meno sviluppo dei servizi sociali e una ridotta partecipazione alla vita economica».

Allo stesso tempo, fa notare il Rappresentante permanente, è importante fare in modo che non si diffonda «la fuorviante idea che queste tecnologie possano risolvere tutti i problemi». Se è vero, infatti, che «le nuove tecnologie, compresa quella emergente dell’Intelligenza artificiale, offrono nuove soluzioni ad un ampio numero di sfide,» – spiega monsignor Balestrero – bisogna evitare di cadere nella trappola di un «paradigma tecnocratico» che «rischia di mettere in secondo piano la dignità umana, la fratellanza e la giustizia sociale in nome dell’efficienza».

Pertanto la delegazione della Santa Sede sottolinea l’urgenza di una regolamentazione dell’IA, proprio per le enormi opportunità che questa offre e, parallelamente, per i rischi etici che questa comporta.