
Non conoscevo il pittore Juan Carlos Brufal ma quando mi sono imbattuto in questo suo quadro, peraltro simile — ma al tempo stesso diverso - a tante sue altre opere, è subito scattata, quasi “in automatico”, la memoria di questa celebre poesia di Emily Dickinson. Viene da pensare che il pittore si sia lasciato ispirare dai versi vertiginosi e “abissali” della grande poetessa americana.
A.M.
Dietro di me sprofonda l’eternità
Emily Dickinson
Dietro di me sprofonda l’eternità
davanti a me l’immortalità
io, il confine fra le due.
La morte solo il fluire di grigio d’oriente
che si dissolve in aurora,
prima che l’ovest appaia.
C’è un Regno – dopo, dicono –
in perfetta, ininterrotta monarchia
il cui principe di nessuno è figlio.
Lui stesso – la Sua dinastia senza tempo –
Sé da Sé diversifica
in duplicato divino.
È miracolo davanti a me, allora,
è miracolo dietro, in mezzo,
una falce di luna nel mare
con mezzanotte al Suo nord
e mezzanotte al Suo sud
e il vortice nel cielo.