
04 aprile 2025
di Myriam Mazza
Occhi gonfi di lacrime salate, volti segnati da un sole impietoso, corpi provati da un viaggio che ha il sapore amaro della disperazione: per molti migranti la traversata verso l’Italia non è solo un percorso geografico ma una prova di sopravvivenza. Alcuni arrivano con ferite, ustioni causate dal contatto con il carburante sui gommoni, segni di violenza subita durante il viaggio. Altri portano cicatrici invisibili: il trauma della guerra, della povertà, della perdita. Una volta giunti a destinazione, la sfida non finisce. La loro salute diventa il primo banco di prova di un’accoglienza che non sempre è all’altezza dei principi di solidarietà e umanità.
La salute dei migranti è un indicatore del livello di civiltà di un paese, un tema cruciale che richiede un approccio ...
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