La primizia

04 aprile 2025
di Gabriele Nicolò
Una primizia caratterizza il profeta Osea: è il primo a leggere il rapporto con Dio come un’esperienza sponsale. Attraverso la sua particolare vicenda personale — subordina la donna a una condizione di inferiorità per poi intuire, grazie al suo amore per una prostituta, quale sia l’amore di Dio per il suo popolo — matura la comprensione della misericordia divina. È quasi impercettibile la linea di demarcazione tra il versante personale e la dimensione teologica. Di conseguenza, chi voglia decodificare il vissuto di Osea deve situarlo all’interno di una cultura antica, sia sotto il profilo politico sia sotto quello religioso: il contesto risale all’viii secolo e si richiama al regno di un prospero Israele del nord che, tuttavia si sta dissolvendo.
Questo compito di decodificazione viene ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati