· Città del Vaticano ·

Pellegrinaggi giubilari diocesani

Da Montepulciano-Chiusi-Pienza

 Da Montepulciano-Chiusi-Pienza  QUO-077
04 aprile 2025

«Vivere questa esperienza con mia moglie e le mie figlie, circondati dagli amici e dai parrocchiani, mi ha permesso di sentirmi veramente parte del popolo di Dio». Così riassume il Giubileo appena vissuto Fabio, uno degli oltre cento fedeli giunti nell’Urbe domenica 23 marzo dalla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza per attraversare la Porta Santa della basilica di San Pietro in compagnia del parroco, don Antonio Canestri. Arrivato a Roma di prima mattina, il folto gruppo di toscani ha camminato da piazza Pia fino alla basilica Vaticana, all’interno della quale ha preso parte alla messa. A proposito della celebrazione eucaristica, un’anziana pellegrina racconta di avere «ascoltato la Parola di Dio in tante lingue diverse, solo il Salmo è stato recitato in italiano. Ma anche se non ho compreso tutte le parole, ho lasciato che fosse il mio cuore anziché le mie orecchie ad accoglierla e ho provato una grande gioia, è stato un vero giorno di festa».

Di «grande impatto» al momento dell’arrivo in piazza San Pietro parla uno dei giovani della parrocchia di Santa Maria della Pace a Chiusi Scalo, che ha portato la croce durante il pellegrinaggio: «A parte la bellezza dell’emiciclo, varcare la Porta Santa dopo aver pregato e tenuto in processione la croce dei pellegrini ha riempito il mio cuore di gratitudine».

I fedeli chiusini non nascondono l’emozione per aver incrociato il corteo di auto che riportava Papa Francesco in Vaticano dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli, avvenute proprio il 23 marzo: a quel punto, riconciliati con Dio e «pronti ad esercitare il bene nella verità, nella bellezza, nella pazienza, nella costanza e nel coraggio — concludono — potevamo davvero tornare a casa». (lorena leonardi)