
«Porterò al Papa i vostri saluti e consegnerò a lui questa bellissima croce con tutti i suoi significati. Viene da Vaia e sta ad indicare un forte messaggio: dalla morte può venire la vita». Così il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha accolto a nome di Papa Francesco, nella mattinata di mercoledì 2 aprile nell’Aula nuova del Sinodo, accanto a Casa Santa Marta, dimora del Pontefice convalescente, la croce in legno realizzata dagli allievi falegnami dell’Istituto professionale di Tesero, unitisi ai trecento fedeli trentini scesi a Roma domenica scorsa per il pellegrinaggio giubilare. Si tratta di una copia della croce da essi donata all’arcidiocesi di Trento e ora pellegrina nelle vallate trentine. Simboleggia, spiega il portale diocesano, che le ferite possono diventare feritoie di speranza.