Domenico

Ci hai ridato
la voglia di sognare

Ti ho conosciuto, Papa Francesco, quando, con la tua immensa umiltà, hai voluto incontrare noi persone senza dimora che scriviamo su questo giornale che hai voluto perché potessimo gridare la nostra disperazione e la nostra speranza e chiedere un po’ di aiuto, in un mondo dove nessuno ascolta gli ultimi.

Semplicemente, con la tua parola e la tua presenza rassicurante, hai saputo darci dignità. Per noi senza dimora hai incarnato la speranza, ci hai ridato la voglia di sognare, di ricominciare. Ci hai fatto sentire persone che ancora possono dare tanto.

Quando eravamo tra di noi si finiva sempre per ricordare le tue parole. Sapevi portare speranza nelle nostre situazioni disperate. Sei stato la nostra unica luce.

Sei voluto restare vicino a noi fino alla fine. Nonostante la tua salute debolissima sei venuto a salutarci in Piazza San Pietro come per mandarci un messaggio: non arrendetevi, io sarò sempre vicino a voi.

Ora che non ci sei più, la prima sensazione è di smarrimento e di solitudine. Ma, se facciamo tesoro del tuo messaggio, non dobbiamo mai smettere di sperare, di sognare un mondo più giusto. Questo è quello che ci diresti ora.

Domenico Cococcia