
La Porta Santa del Gemelli
Gesù, ascolta la nostra preghiera rivolta con amore per il nostro Papa Francesco. L’ospedale Agostino Gemelli è un luogo di dolore e di cura, dove ogni letto è una Porta Santa da attraversare. Anche al decimo piano, c’è una Porta Santa, dietro alla quale c’è silenzio.
Il Signore non ha mai abbandonato il nostro caro Papa Francesco nel momento del dolore. E tutto il mondo gli è stato vicino con affetto, accompagnandolo mentre attraversava la Porta Santa della sofferenza.
In questi giorni abbiamo visto tantissime persone alzare gli occhi a quel decimo piano e pregare per rivedere presto il Papa tra noi, tra la gente che gli vuole bene per ciò che ha fatto e fa per i poveri con amore. Il mondo ha bisogno di lui, della sua parola, del suo abbraccio, della sua carezza. In questi giorni Papa Francesco è stato più fragile, ma sempre con la forza dentro per poter riprendere a pieno la missione affidatagli dal Signore: quella di guidare la Chiesa. Chi meglio di Papa Francesco può farlo?
Dobbiamo pregare sempre, senza mai stancarci, pensando soprattutto ai luoghi dove si soffre. È il Papa stesso che ce lo chiede: «Pregate per me».
Che il Signore gli dia la forza per superare i momenti difficili e lo benedica sempre.
Abbiamo bisogno di speranza, ma al tempo stesso ognuno di noi deve dire grazie a Dio per ciò che ci dona. Ascoltare, dialogare con Dio e aprirgli il cuore: è solo nella preghiera che possiamo scoprire le nostre fragilità. Sono certa che Papa Francesco tornerà più forte di prima. Anche da quella Porta Santa del Gemelli, che ha attraversato nel dolore, ha continuato ad accompagnarci come sempre.
Lia