La magistra Ildegarda

Michela Pereira, Ildegarda di Bingen
Maestra di sapienza nel suo tempo e oggi, Gabrielli
Mi sono lasciata incuriosire dal libro di Michela Pereira Ildegarda di Bingen, tra le massime esperte della figura della santa (1098-1179), scritto nel 2017 ma ristampato nel 2024. E’ interessante sia la storia dell’approccio femminista dell’autrice sia la modalità di esposizione di un’esperienza umana e spirituale così ricca, frastagliata e complessa della mistica renana presentata in quadri successivi: la chiamata, la missione, la visione cosmica e la cura del corpo umano, l’eredità. Un pregio del libro è la traduzione, per la prima volta in italiano, di alcune delle lettere più significative inviate da Ildegarda a suoi grandi contemporanei o a monache e monaci che a lei si rivolgevano. Molto interessante l’affermazione dell’autrice: «La magistra delle novizie di Disibodenberg, la fondatrice e badessa di Rupertsberg e di Eibingen, ha saputo riconoscere la trascendenza nell’esperienza femminile, rintracciando qualcosa di fondamentale che le culture patriarcali hanno finito con l’ignorare – che cioè esiste un aspetto femminile del principio divino, il quale si esprime nel creato, manifestandosi nella bellezza luminosa della materia vivificata dallo spirito, che in essa si cela e attraverso essa si lascia intravedere».