· Città del Vaticano ·

Il Giubileo dei Missionari della misericordia
Nel messaggio del Pontefice

Conversione e perdono
le due carezze di Dio
ai peccatori

 Conversione e perdono  le due carezze di Dio ai peccatori   QUO-072
29 marzo 2025

«Conversione e perdono sono le due carezze con le quali il Signore terge ogni lacrima dai nostri occhi»: lo scrive Papa Francesco nel messaggio indirizzato ai circa cinquecento sacerdoti missionari della Misericordia che stanno compiendo il pellegrinaggio giubilare a Roma (28-30 marzo). Letto stamane, 29 marzo, nei Giardini vaticani davanti alla Grotta di Lourdes, dall’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, il testo pontificio incoraggia i confessori ad ascoltare, accogliere e accompagnare quanti «desiderano rinnovare la propria vita e ritornano al Signore».

Cari fratelli,

avrei voluto incontrarvi in occasione del vostro pellegrinaggio giubilare ed esprimere di persona a voi, Missionari della Misericordia, la mia gratitudine e il mio incoraggiamento.

Vi ringrazio, perché con il vostro servizio date testimonianza del volto paterno di Dio, infinitamente grande nell’amore, che chiama tutti alla conversione e ci rinnova sempre con il suo perdono. Conversione e perdono sono le due carezze con le quali il Signore terge ogni lacrima dai nostri occhi; sono le mani con le quali la Chiesa abbraccia noi peccatori; sono i piedi sui quali camminare nel nostro pellegrinaggio terreno. Gesù, il Salvatore del mondo, apre per noi la strada che percorriamo insieme, seguendolo con la forza del suo Spirito di pace.

Vi incoraggio perciò, nel vostro ministero di confessori, ad essere attenti nell’ascoltare, pronti nell’accogliere e costanti nell’accompagnare coloro che desiderano rinnovare la propria vita e ritornano al Signore. Con la sua misericordia, infatti, Dio ci trasforma interiormente, cambia il nostro cuore: il perdono del Signore è fonte di speranza, perché possiamo sempre contare su di Lui, in qualunque situazione. Dio si è fatto uomo per rivelare al mondo che non ci abbandona mai!

Carissimi, vi auguro un pellegrinaggio ricco di frutti. Benedico di cuore il vostro apostolato, chiedendo a Maria Immacolata di vegliare su di voi come Madre di misericordia. E non dimenticatevi, per favore, di pregare per me.

Roma, Policlinico “Gemelli”,
19 marzo 2025, Solennità di San Giuseppe.

Francesco


Leggi anche:

La speranza che viene dalla Croce
di Fabrizio Peloni

Abbraccio di riconciliazione
di Edoardo Giribaldi