L’ebbrezza di perdere

«Ogni tanto bisogna provare l’ebbrezza della medaglia persa per un centesimo, perché è dalla sconfitta e dal fallimento che si costruisce la vittoria, non solo nello sport ma anche nella vita». A parlare è Angela Procida, atleta paralimpica classe 2000, originaria di Castellamare di Stabia, medaglia di bronzo nei 100 dorso (categoria s2) ai Giochi di Parigi dove è, appunto, arrivata quarta nei 50 dorso per appena due centesimi.
«A caldo il dispiacere c’è» confida Angela intervenendo, nei giorni scorsi, nel programma “Storie di sport. Athletica Vaticana racconta” in onda su Radio Vaticana-Vatican News (in diretta ogni giovedì alle ore 13). «Due centesimi sono veramente pochi e inevitabilmente ti viene da pensare che sarebbe stato sufficiente un... niente per salire sul podio». In realtà «due centesimi sono così pochi che è possibile, nella prossima gara, migliorare per colmare il gap. Dopo Parigi è il mio obiettivo: fare un tempo migliore di almeno due centesimi. Lo sport insegna — e vale per la vita — che se fallisci un obiettivo devi trovarne subito un altro. Le vittorie più belle nascono dalle sconfitte più brucianti: forse perché fai tutte le analisi e per riscattarti ci metti ancor più determinazione».
Angela va dritta al punto: «Gli atleti gareggiano sempre per vincere o, almeno, per migliorarsi. E questo è uno stile di vita, un approccio alla vita: non solo una questione sportiva e agonistica». Lo sport non è solo metafora della vita, è progetto di vita.
Per Angela è iniziato tutto quando aveva 5 anni. In un devastante incidente stradale — nel quale muoiono suo padre e sua sorella — subisce una lesione midollare che provoca la tetraplegia. Inizia una lunga e difficoltosa riabilitazione, psicologica e fisica, che incrocia anche lo sport.
L’incidente è punto di non ritorno: «Ho iniziato una vita completamente diversa, imparando di nuovo a fare le cose semplici. Soprattutto ho iniziato a vedere il mondo in modo diverso». Racconta: «A 14 anni una ragazza con disabilità avverte in pieno le differenze con i normodotati. Anche nel fare sport. Oltretutto dieci anni fa non era così scontato che una quattordicenne con disabilità praticasse sport, avesse un hobby sociale...». Di più, «avesse spazi e opportunità per provare a capire cosa fare nella vita».
Sono le Paralimpiadi di Londra, seguite appassionatamente in tv, la molla per decidere di «fare sport sul serio». Sceglie il nuoto. In vasca la sua crescita è travolgente, tanto che nel 2019 conquista la medaglia d’argento ai Mondiali nei 50 dorso e anche la qualificazione per le Paralimpiadi. A Tokyo, nel 2021, si piazza quinta nei 100 dorso, mentre nel 2022 vince il primo oro ai Mondiali di Madeira (200 metri stile libero), al quale aggiunge anche un argento e due bronzi.
Ma non finisce qui: nell’autunno 2021, subito dopo le Paralimpiadi giapponesi, Angela decide di provare a correre in handbike. Così entra in Obiettivo3 (il team di Alex Zanardi) nella categoria H1. Correre in handbike, confida, le regala «una sensazione nuova, adrenalinica, mai provata prima, a contatto anche con la natura». E poi va molto forte, al punto che nella stagione 2022 viene convocata dalla Nazionale e al primo appuntamento internazionale conquista tre medaglie d’argento in Coppa del mondo.
Contemporaneamente continua la sua carriera nel nuoto, qualificandosi per le Paralimpiadi di Parigi dove conquista la sua prima medaglia: il bronzo nei 100 dorso. E sfiora il bis, appunto, ottenendo il quarto posto nei 50 dorso: fuori dal podio per appena 2 centesimi.
Laureata in ingegneria Biomedica all’Università Federico ii di Napoli, Angela non è ripiegata sul passato, tra commiserazioni e rivendicazioni: guarda al futuro. Con “Sport e Salute” è stata anche protagonista del progetto di recupero dell’ex Centro sportivo “Delphinia” a Caivano, nell’hinterland di Napoli, restituito alla popolazione dopo essere rimasto troppo tempo al buio. Con altri atleti paralimpici Angela ha condiviso suggerimenti pratici per rendere più accessibile il Centro alle persone con disabilità. (giampaolo mattei)