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Simul currebant - Nel mondo dello sport
Kirsty Coventry, prima donna presidente del Comitato olimpico internazionale

La signora degli anelli

A man reads a local daily newspaper heralding the election of Kirsty Coventry as the new ...
21 marzo 2025

di Giampaolo Mattei

Donna. Africana. Forse non è azzardato parlare di rivoluzione nel mondo sportivo con due “prime volte” in 131 anni di storia del Comitato olimpico internazionale fondato da Pierre de Coubertin. Kirsty Coventry, leggenda del nuoto, è stata eletta — con un plebiscito al primo turno — decimo presidente del Cio ieri pomeriggio, giovedì 20 marzo, a Costa Navarino in Grecia, nell’ambito del 144° congresso.

L’esordio olimpico della Coventry sarà, il prossimo 6 febbraio, a Milano-Cortina per i Giochi invernali. Subentra al tedesco Thomas Bach che dopo aver guidato il Cio dal 10 settembre 2013 ne è divenuto vicepresidente onorario. Il passaggio di consegne avverrà il 23 giugno. Resterà in carica 8 anni, fino al 2033. Sono 49 le preferenze (su 97 votanti) ottenute dalla nuova presidente, contro le 28 dello spagnolo Juan Antonio Samaranch junior, le 8 del britannico Sebastian Coe, le 4 del francese David Lappartient e del giapponese Morinari Watanabe e le 2 del giordano Feisal Al Hussein e dello svedese Johan Eliasch.

Nata ad Harare, in Zimbabwe, 41 anni fa (classe 1983), Kirsty Coventry — sposata, ha una figlia di 6 anni — è stata una stella assoluta del nuoto: due volte campionessa olimpica nei 200 dorso ad Atene 2004 e a Pechino 2008, ha ottenuto ai Giochi (5 le partecipazioni) anche 4 argenti e un bronzo. Un medagliere arricchito da 7 ori ai Mondiali (con 5 argenti e un bronzo) e 12 titoli panafricani. Portabandiera per lo Zimbabwe ai Giochi di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, ha migliorato per 5 volte il record mondiale, spaziando dalla specialità del dorso ai “misti”.

«Per me è un momento straordinario: sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio e la prima africana, oggi è stato rotto un tetto di cristallo» ha detto Coventry, a caldo, appena eletta. «Mi rivedo bambina di nove anni appassionata di nuoto: mai avrei pensato di diventare presidente del Cio. Il mio impegno sarà a favore di tutti. Abbiamo tanto lavoro da fare». Sul tavolo questioni scottanti non solo agonistiche, a cominciare dal ruolo dello sport per la pace.

Dal 2019 Coventry è ministro nel suo Paese per lo sport, i giovani, le arti e il tempo libero, e da quest’anno anche presidente del Comitato olimpico nazionale. Ha studiato alla Dominican Convent High School di Harare per poi trasferirsi alla Auburn University, in Alabama negli Stati Uniti d’America.

Membro dal 2012 della commissione atleti del Cio, è stata per otto anni membro del Cio stesso e poi del comitato esecutivo ristretto. A capo della commissione di coordinamento per i Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026 e per i Giochi olimpici di Brisbane 2032, ha lavorato nell’Agenzia mondiale antidoping.

Particolarmente attiva nel sociale, ha fondato la Kirsty Coventry Academy per l’insegnamento del nuoto e della sicurezza in acqua per i bambini, e l’organizzazione no-profit Heroes, in prima linea nello sviluppo dell’istruzione per i giovani in Africa.