
La “Colletta per la Terra Santa” nasce dalla volontà dei Pontefici di mantenere saldo il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. Essa rappresenta una fonte principale di sostentamento per la vita che si svolge attorno ai Luoghi Santi e costituisce lo strumento con cui la Chiesa si pone accanto alle comunità ecclesiali del Medio Oriente. Con l’Esortazione Apostolica Nobis in animo (25 marzo 1974), il Santo Papa Paolo vi ha dato un impulso decisivo a favore della Terra Santa, che aveva visitato nel suo storico pellegrinaggio del 1964.
Attraverso la Colletta, la Custodia Francescana può portare avanti la sua missione fondamentale: custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive della Terra Santa. Questo avviene mediante numerose attività di solidarietà, come il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali.
Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% dei proventi della Colletta, mentre il restante 35% viene destinato al Dicastero per le Chiese Orientali, che provvede a distribuirlo.
I territori menzionati dalle Sacre Scritture nella narrazione della storia salvifica, che beneficiano, in varie forme, del sostegno proveniente dalla Colletta sono: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Paesi, questi, che affrontano sfide di diversa natura e il Dicastero per le Chiese orientali interviene per sostenere le comunità locali, con particolare attenzione alla vita delle Chiese e delle loro opere. Un sussidio ordinario annuale viene elargito a tutte le eparchie orientali e latine dei suddetti Paesi, a eccezione dell’Etiopia, dove la Chiesa latina è posta sotto la cura del Dicastero per l’evangelizzazione. Il contributo ricevuto consente di mantenere vive le realtà ecclesiali attraverso il sostegno ai sacerdoti, ai religiosi, alle istituzioni, alle famiglie e alle iniziative pastorali. La Colletta rappresenta quindi un aiuto concreto per preservare la presenza cristiana in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, in contesti segnati da difficoltà sociali, economiche e politiche.
La diocesi patriarcale di Gerusalemme dei Latini, la Custodia Francescana, oltre alle altre Chiese e agli istituti religiosi, sono impegnate nella formazione scolastica dei giovani della Terra Santa e insieme al Segretariato di solidarietà, sono sostenute dai proventi della Colletta. La guerra a Gaza, l’aumento della disoccupazione e la mancanza di turismo hanno influito negativamente sulla situazione economica generale delle scuole in Palestina. Per questo il Dicastero riserva una particolare attenzione alle emergenze e assicura che la formazione prosegua ininterrottamente e rimanga accessibile a tutti gli alunni.
Una prestigiosa istituzione che assicura la formazione accademica è la Bethlehem University in cui quasi 3300 giovani, musulmani e cristiani, vengono formati intellettualmente e umanamente con la speranza di impegnarsi nella costruzione di un Paese dove regni rispetto reciproco e sia preservata la dignità della persona umana. In tal senso è apprezzabile l’impegno dei Fratelli delle Scuole Cristiane nella conduzione dell’ateneo.
Non va inoltre dimenticato che grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e ad istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme (borse di studio, tasse universitarie e necessità varie), anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici.
L’Anno Santo ha avuto inizio il 24 dicembre 2024, quando Papa Francesco ha inaugurato il Giubileo della speranza aprendo la Porta Santa della basilica di San Pietro in Vaticano. Questo tempo di grazia è anche un invito a seminare speranza, specialmente per coloro che faticano a trovarla. Attraverso la preghiera incessante e l’impegno delle persone di buona volontà, è possibile offrire un sostegno concreto: aiutare una famiglia in difficoltà, accompagnare un bambino nel suo cammino verso il futuro, garantire assistenza ai rifugiati e agli sfollati, sostenere la formazione di sacerdoti e religiosi, nonché contribuire alla conservazione dei luoghi Santi. L’auspicio è che questo Anno giubilare sia per tutti un’occasione di rinnovamento e di solidarietà, affinché la speranza risplenda soprattutto nei cuori di quanti ne hanno maggiormente bisogno.