· Città del Vaticano ·

Animato dal Dicastero per la comunicazione e guidato da monsignor Ruiz il rosario in piazza San Pietro

Vicini al Papa nella preghiera

 Vicini al Papa nella preghiera   QUO-061
15 marzo 2025

Con Cristo a bordo non si fa naufragio


Nel marzo di cinque anni fa, in una piazza San Pietro deserta per la pandemia di Covid-19, Papa Francesco chiamava alla fede e alla speranza un mondo «rinchiuso e impaurito. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza, perché con Lui a bordo non si fa naufragio» era stato il suo invito. «Oggi siamo noi a camminare in questa piazza, con la nostra preghiera, come segno di speranza, pregando per Papa Francesco». Così il segretario del Dicastero per la comunicazione, monsignor Lucio Ádrian Ruiz, ha introdotto ieri sera, 14 marzo, il rosario per la salute del Papa, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio scorso.

L’appuntamento per invocare la grazia della guarigione del Pontefice, dopo il trasferimento in Aula Paolo vi durante gli esercizi spirituali della Curia Romana conclusi ieri mattina, è tornato sul sagrato della basilica Vaticana, anticipato dalle 21 alle 19.30. Presente il prefetto del Dicastero per la comunicazione Paolo Ruffini, monsignor Ruiz ha ricordato le parole di Francesco nella “Statio orbis” del 27 marzo 2020, in una piazza San Pietro bagnata dalla pioggia. Allora, da solo, il Pontefice camminava e pregava per tutti gli uomini, che attendevano un «segno di speranza».

«Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati disse Papa Bergoglio —. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza, perché con Lui a bordo non si fa naufragio». A Dio, ha concluso il segretario del Dicastero per la comunicazione, «vada la nostra preghiera, e a te, Padre Santo la nostra vicinanza e l’affetto».

Davanti all’immagine di «Maria Madre della Chiesa» collocata sul sagrato della basilica Vaticana, monsignor Ruiz ha guidato la preghiera mariana animata nella circostanza dal Dicastero per la comunicazione, alla presenza di cardinali, vescovi, prelati, sacerdoti, religiosi e religiose della Curia romana e della diocesi di Roma e di numerosi fedeli. Dopo la meditazione dei Misteri dolorosi, e la recita del “Salve Regina”, terminate le “Litanie lauretane”, il segretario del Dicastero per la comunicazione ha invocato Dio perché, «perseverando nella fede, cresciamo nell’amore e camminiamo insieme fino alla meta della beata speranza». Infine l’assemblea ha intonato l’Oremus pro Pontifice, ed è stata congedata dal prelato con la stessa benedizione di Papa Francesco nella “Statio orbis” di cinque anni fa.