«Il bene cresce con la preghiera e il perdono»

«Non è facile perdonare, soprattutto quando si è traditi nell’amore, nelle parole, nella fiducia. L’amore nel matrimonio va sempre migliorato, guardando a Gesù, a Maria, all’inno della carità di San Paolo. Se c’è l’amore, l’amore è capace di pazientare, ricucire, riparare». Lo ha scritto Papa Francesco sulle pagine di «Piazza San Pietro», il mensile che esplora temi di fede, spiritualità e vita quotidiana. Nei giorni precedenti al suo ricovero presso il Policlinico Gemelli di Roma, il Pontefice ha risposto a una delle lettere a lui indirizzate mensilmente: è quella di una donna, Catia, tradita dal marito e che s’interroga se perdonare e chiede un segno per comprendere che perdonare l’imperdonabile sia davvero la cosa giusta.

«Sì, è la cosa giusta ma non l’unica da fare», ha sottolineato il vescovo di Roma. «Il perdono è un atto libero, personale, che trae forza dallo spirito, dalla grazia e dall’amore di Dio», ha aggiunto, suggerendo poi a Catia di chiedere al marito di «fare insieme un cammino di accompagnamento, ad esempio alcuni incontri con una coppia cristiana impegnata a sostenere le coppie ferite, condividendo le esperienze di vita, le difficoltà, il perdono, la riconciliazione». «Con la preghiera e il perdono, che costruiscono e rafforzano la conversione di ciascuno — ha concluso Francesco —, il bene cresce e può vincere qualunque male. Niente è impossibile a Dio».

«La riconciliazione e il perdono — afferma il direttore editoriale di «Piazza San Pietro», il francescano conventuale Enzo Fortunato — per il cristiano sono la via maestra. Non è semplice, questo non ce lo siamo mai nascosto, ma rendono la vita profumata di Dio».

Non manca, nel numero di marzo del mensile, un ampio reportage del summit internazionale sui diritti dei bambini dal titolo “Amiamoli e proteggiamoli” svoltosi in Vaticano lo scorso 3 febbraio alla presenza del Papa con oltre 50 leader mondiali. Poi una riflessione sui dodici anni di pontificato di Bergoglio con le immagini dei momenti più significativi e i contributi della giornalista Norah O’Donnel, volto del network Cbs News, e del vaticanista Piero Schiavazzi, intitolata «L’Abramo del xxi secolo». Sono presenti inoltre le riflessioni di Liliana Segre, sul tema «Il dovere di non restare indifferenti», oltre agli approfondimenti artistico-culturali sulla basilica Vaticana.