· Città del Vaticano ·

Il rischio di generalizzarne l’idea o la natura

Genocidio
quel “crimine senza nome”

 Genocidio quel “crimine senza nome”  QUO-058
11 marzo 2025
di Vincenzo Buonomo* «Un crimine senza nome»: così Winston Churchill reagì di fronte allo sterminio degli ebrei posto in atto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Efferatezza, assurdità, male assoluto, violazione di ogni regola sono i termini allora e oggi utilizzati di fronte a quegli atti impensabili ma compiuti, posti con l’intenzione di una “soluzione finale”. La mancanza di una definizione rispondente alla gravità di quella condotta durò poco. Nello stesso periodo (eravamo nel 1944) fu il giurista polacco Raphaël Lemkin a identificare come genocidio la “distruzione” di nazioni, popoli, gruppi etnici. I contenuti del suo libro Axis Rule in Occupied Europe divennero riferimento per l’istituzione e il lavoro del Tribunale di Norimberga, per poi entrare in modo decisivo nel ...

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