Tra arroganza e guerre

Il mondo «sta in mano a potenze malvagie, che schiacciano i popoli con l’arroganza dei loro calcoli e la violenza della guerra», ma «nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova»: è il cuore dell’omelia preparata da Papa Francesco per la messa del Giubileo del mondo del volontariato, svoltasi ieri mattina, 9 marzo, i domenica di Quaresima, in piazza San Pietro.
Ha presieduto il rito e letto il testo pontificio il cardinale gesuita Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, delegato dal Papa, che è ricoverato in ospedale dal 14 febbraio. La presenza spirituale del vescovo di Roma è stata comunque simboleggiata dal drappo con lo stemma papale esposto sulla Loggia centrale della basilica Vaticana. Circa trentamila i fedeli presenti, in una piazza colorata dalle divise di tanti volontari provenienti da oltre cento Paesi del mondo.
L’omelia preparata dal Pontefice
Da Timor-Leste alla Spagna il cammino dei volontari verso la Porta Santa