· Città del Vaticano ·

La guerra e la forza
delle donne

epa11940587 A woman holds a baby as 29 children from Gaza arrived through the Allenby Bridge (King ...
10 marzo 2025

di Ibrahim Faltas

Il Santo Padre, tramite il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ha voluto sottolineare ancora una volta il valore delle donne. «Continuate a scommettere sulle donne, la loro capacità di accoglienza e coraggio». Lo ha fatto in un’occasione particolare, il pellegrinaggio del Movimento per la Vita, che si è svolto a Roma l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Sappiamo che questa giornata fu istituita per ricordare la mancanza di diritti, le disuguaglianze civili ed economiche subite dalle donne. Papa Francesco, da parte sua, ha sempre dimostrato di riconoscere il valore delle donne, le ha volute in ruoli importanti, ha accettato i loro consigli e le loro visioni.

Dio ha pensato ad una donna, Maria, non solo come custode della vita del Figlio, ma come amorevole e silenziosa accompagnatrice dei suoi anni terreni.

Questi anni difficili e complessi vissuti in Terra Santa ci hanno fatto conoscere e apprezzare la forza e il coraggio delle donne. La guerra ha distrutto la vita di tante donne, le donne sopravvissute hanno affrontato e affrontano ancora dolori, disagi, incertezze. Abbiamo visto il dolore insopportabile di donne che hanno perso un figlio, e spesso non solo uno, e che hanno trasformato la sofferenza in amore per altri figli, anche quelli che non hanno partorito. Donne che hanno accolto la vita mentre erano circondate dalla morte, non hanno potuto avere l’assistenza necessaria al momento del parto, mettendo a rischio la propria vita e quella dei nascituri.

Abbiamo visto la disperazione delle donne per la morte del marito e, nonostante la mancanza del suo aiuto, si sono trasformate in risorse concrete e creative per sostenere la propria famiglia. Molto spesso le donne ferite hanno subito traumi fisici che le hanno rese disabili per il resto dei loro giorni. Tante donne hanno vissuto la paura e l’angoscia della guerra che ha lasciato segni incancellabili nelle loro menti. Nel tempo tragico della guerra molte donne sono morte per la mancanza di farmaci ma hanno avuto la forza di sostenere e di incoraggiare i propri cari.

La guerra impedisce la libertà di movimento e di conseguenza la possibilità di lavorare in luoghi che fisicamente si trovano oltre un muro. È difficile e doloroso per le donne dover negare alla propria famiglia bisogni di prima necessità! Le donne rispondono con le braccia aperte e con un sorriso a chi sta soffrendo come loro.

Dio ha voluto che la donna accogliesse la vita per la sua capacità di protezione, di donazione totale, di forza, di coraggio nell'affrontare dolori e difficoltà.

Tanti uomini non rispettano le donne, le uccidono, non riconoscono i loro diritti, discriminandole e offendendo la loro dignità. Confidiamo nelle nuove generazioni, speriamo nella loro capacità di abolire le disuguaglianze e che, seguendo l’esempio del Santo Padre, credano nell’importanza di rispettare il valore delle donne.

Alle donne chiediamo di seguire l’esempio di Maria, donna accogliente, piena della saggezza che è propria dell’amore, paziente nell’attesa, forte nella fede e nella speranza.