
Un appello in forma scritta, ma che è risuonato con forza, come se il Papa lo avesse pronunciato. Leggendo il testo dell’Angelus domenicale diffuso ieri a mezzogiorno, a chiunque sono tornate alla memoria le tante volte il cui il Pontefice ha invocato la pace per la Siria. «Ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone» del Paese, ha scritto dall’ospedale; «auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili».
La medesima preghiera per «il dono della pace» il vescovo di Roma l’ha rivolta per la «martoriata Ucraina», la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo.
Poi, il pensiero colmo di gratitudine di Papa Bergoglio è andato medici e agli operatori sanitari che si prendono cura di lui con «premura» e «tenerezza», nonché a quanti gli sono vicini nella preghiera.
Pubblicato al termine della messa giubilare il testo dell’Angelus domenicale di Francesco