
08 marzo 2025
di Paolo Malaguti
Tonino saltò giù dal letto quando sentì qualcuno muoversi di sotto. Faceva freddo, l’acqua nel catino era intrappolata sotto una lastra di ghiaccio, ma non gli interessava. Aveva ottime ragioni per essere agitato: era il giorno. Anche per quell’anno Sant’Antonio sarebbe arrivato a benedire l’uccisione del porcello.
Tonino aveva undici anni, e non era la prima volta che assisteva alla faccenda. Si partiva al mattino presto, le donne liberavano il grande tavolo e lo lavavano con acqua bollente. Poi il nonno attaccava il calesse a Barbòn, il ronzino, e andava a prendere i due Predazzi, i massadori.
A dire la verità i Predazzi sarebbero arrivati anche a piedi, perché abitavano a cinquecento passi. Ma il nonno non sentiva ragioni: «Bisogna fare le cose bene», ...
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