
08 marzo 2025
di Gabriele Nicolò
Esponente di spicco del neoclassicismo e del preromanticismo, André Chénier, autore delle Bucoliche e delle Elegie fu, a giudizio unanime del mondo letterario, «il poeta per eccellenza» del Settecento francese. Adorato dal critico Charles Augustin de Sainte-Beuve, indicato da Vladimir Nabokov come riferimento ineludibile per i neofiti della versificazione, fu definito da Albert Camus «il solo, vero poeta dei suoi tempi». Tuttavia non si ritenne sazio degli onori che, in ambito culturale, gli venivano tributati dai contemporanei e degli omaggi che i posteri gli avrebbero reso. Decise di entrare nell’agone politico: una scelta che decretò e firmò la sua rovina.
Si dichiarò monarchico costituzionalista e divenne membro del Club dei Foglianti, ...
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