· Città del Vaticano ·

I muscoli del mondo
e una flebile voce

 I muscoli del mondo e una flebile voce  QUO-055
07 marzo 2025

Ieri sera, durante la recita del rosario in piazza San Pietro, abbiamo sentito la voce del Papa. Una voce flebile, affaticata, che ringrazia e benedice.

In un momento in cui tutti gridano e alzano la voce, mostrano i muscoli con pose e toni sempre più aggressivi, anche nei luoghi cruciali della politica e della diplomazia, si “alza”, anzi si “abbassa” la voce di un Papa fragile, ammalato, ma che si preoccupa degli altri e appena può la prima cosa che fa è telefonare al parroco di Gaza per far sentire la sua vicinanza.

Forse è questa via dell’umiltà il primo passo che conduce alla strada per la pace: svuotarsi di sé e donarsi agli altri. Questo è lo stile del Papa, lo stile del cristiano e, in fondo, lo stile di Dio. Come è raccontato nel celebre episodio del silenzio sottile in cui si compie la teofania del Signore sul Monte Oreb ad Elia, quando Dio appare al profeta e non lo fa “nel fuoco” o “nel terremoto” ma nel “mormorio di un vento leggero”.

Andrea Monda