
04 marzo 2025
di Silvia Guidi
Un Esopo polacco, nato nel ventesimo secolo, con il gusto della narrazione breve e il superpotere di un’attenzione implacabile ai dettagli, unita a una curiosità impossibile da sedare e imbrigliare in un qualsiasi status di normalità borghese. Una curiosità allegramente indomabile, vorace di vita, impaziente di conoscere, impegnata in un dialogo costante con ogni piccolo, piccolissimo o grande avvenimento quotidiano.
Disobbedendo sistematicamente a ogni gerarchia precostituita su che cosa sia importante e che cosa no in un’esistenza umana, immersa in un mistero tanto denso e impenetrabile da vietare ogni totalitario diktat di punto di vista unico sulle cose. Perché la condizione umana abituale, che ne siamo consapevoli o meno, è «persistere nel non sapere / qualcosa di ...
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