Ripartire dalle scuole

«Lo sport, tra progetti nelle scuole e recupero di spazi degradati, è inclusione, abbattimento di barriere, rispetto delle regole e anche opportunità di risparmio per il servizio sanitario nazionale: una camminata a passo veloce, mezz’ora al giorno, non costa nulla ed è una medicina con benefici eccezionali». A parlare è Marco Mezzaroma, da agosto 2023 presidente di Sport e Salute — la Società dello Stato italiano che promuove lo sport e i corretti stili di vita — ospite giovedì 27 febbraio nella settima puntata del nuovo programma settimanale “Storie di sport. Athletica Vaticana racconta” in onda, alle ore 13, su Radio Vaticana-Vatican News.
«Lo sport è un vettore di valori positivi per la società: insegna rispetto, sacrificio, a gestire la sconfitta, che fa parte della vita, per rialzarsi e ricominciare» dice il presidente di Sport e Salute. Forte anche dell’esperienza sul campo come dirigente calcistico della Roma, della Salernitana e della Lega serie b. E appassionato di cricket.
«Terreno e linguaggio comune per tutti, lo sport è una vera potenza» fa presente. E proprio con questa consapevolezza «la missione di Sport e Salute è far sì, collaborando con tutti i soggetti del mondo dello sport, che sempre più persone si alzino dal divano e facciano un “movimento fisico”». Partendo dalle scuole primarie, aumentando le ore — fatte bene anche con tutor specializzati — di attività sportiva e anche con progetti per gli impianti, recuperandoli, e riconvertendo anche i cosiddetti spazi non convenzionali come, ad esempio, i cortili. E gli oratori, rilancia Mezzaroma, dovrebbero riprendere sempre più il loro ruolo sociale centrale.
Tra “le medaglie” vinte da Sport e Salute — conclude — c’è sicuramente il recupero dell’ex centro sportivo Delphinia a Caivano, nell’hinterland di Napoli, «rimasto al buio per troppo tempo e ora finalmente restituito alla popolazione anche grazie ai suggerimenti di atleti, in particolare paralimpici». È «un modo per generare connessione, socialità, inclusione e creare nuovi spazi non per i cittadini, ma dei cittadini». (giampaolo mattei)