· Città del Vaticano ·

I fedeli della diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano a Roma per l’Anno Santo

Alla scuola di Paolo

 Alla scuola di Paolo  QUO-050
01 marzo 2025

di Angelo Giuseppe Dibisceglia

«Il pellegrinaggio — ha scritto Papa Francesco nella Bolla Spes non confundit — esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita». Alla scuola del recente magistero pontificio, sono stati circa millequattrocento i fedeli che, partiti dai nove paesi della diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano giovedì sera, 27 febbraio, accompagnati dai loro parroci e guidati dal vescovo Fabio Ciollaro, hanno raggiunto nelle prime ore di venerdì 28, il cuore della cattolicità.

Appuntamento alle 8.30 nella basilica papale di San Paolo fuori le Mura, dove il passaggio per la Porta Santa ha anticipato la celebrazione eucaristica, durante la quale non è mancata l’attenzione orante per Papa Francesco in questo momento di particolare sofferenza, accompagnata dall’augurio di pronta guarigione.

Nell’omelia monsignor Ciollaro, dopo aver ricordato che «siamo qui a Roma, pellegrini di speranza, presso la tomba dell’Apostolo Paolo» e che «nel primo pomeriggio, invece, ci recheremo a onorare il sepolcro dell’Apostolo Pietro», ha individuato nell’originario Saulo colui che, sulla strada per Damasco, si è lasciato afferrare «da Cristo, conquistato dal Signore Gesù» per diventare «da acerrimo nemico» uno «zelantissimo missionario».

Tra le mura della basilica costruita sulla via Ostiense, il presule ha auspicato: «Si accenda sempre più vivo in noi l’amore per la Sacra scrittura, da conoscere, studiare, meditare e vivere. Cibo solido, nutrimento energetico per avanzare nella sequela del Signore».

In proposito il pellegrinaggio giubilare a Roma può segnare l’inizio di un rinnovato percorso da compiere in diocesi, in quanto «mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita», come ricorda il Santo Padre: «A partire da quel versetto, preso proprio dall’Epistolario paolino — ha concluso il vescovo della Chiesa pugliese — che il Papa ha scelto come filo conduttore di questo Anno Santo: Spes non confundit. Sì, la speranza cristiana non delude, non ci illude e non ci inganna».

«Giornata di grande riflessione personale e comunitaria, in un’atmosfera di condivisione anche nella preghiera», ha confidato la signora Silvana a conclusione della messa; le ha fatto eco la signora Rosanna, che si è detta «colpita dalla presenza di centinaia di persone della stessa città riunite per pregare insieme, con le stesse buone intenzioni. Un’occasione unica».

Il signor Vincenzo porterà per sempre con sé «il momento della preghiera del Rosario sul pullman mentre raggiungevamo Roma: mi ha ricordato l’infanzia, quando nel mese di maggio mia nonna Orsola, ogni giorno, faceva recitare a noi piccolini la preghiera mariana».