Confermato il miglioramento delle condizioni cliniche

Papa Francesco è uscito dalla fase più critica, sebbene la situazione resti complessa e di conseguenza la prognosi rimanga riservata. È quanto si apprende sulla salute del Pontefice ricoverato da due settimane al Policlinico Gemelli. Stamane, venerdì 28, dopo essersi svegliato Francesco ha fatto colazione e letto regolarmente i giornali, continuando la terapia prescritta, inclusa la fisioterapia respiratoria. A inizio giornata la Sala stampa della Santa Sede aveva fatto sapere che, come nei giorni scorsi, la notte era trascorsa tranquilla e il Papa stava riposando.
Nella quotidiana comunicazione ai giornalisti di ieri sera, la stessa Sala stampa aveva reso noto che «le condizioni cliniche del Santo Padre» si confermavano «in miglioramento» giovedì 27 febbraio, giorno in cui egli — proseguiva la nota — «ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi con ventimask».
«In considerazione della complessità del quadro clinico — aggiungeva il comunicato —, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi». Infine veniva spiegato che il Pontefice aveva «dedicato la mattina alla fisioterapia respiratoria alternandola al riposo, mentre il pomeriggio dopo una ulteriore seduta di fisioterapia si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato sito al 10° piano, ricevendo l’Eucarestia; quindi si è dedicato alle attività lavorative».
Oggi è stato anche annunciato che i riti del Mercoledì delle Ceneri sull’Aventino, il prossimo 5 marzo, saranno presieduti dal cardinale penitenziere maggiore Angelo De Donatis. Mentre sarà il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, a presiedere alle 21 il rosario in piazza San Pietro per la salute del Pontefice.
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di Benedetta Capelli