
“Io amo l’Etiopia”:
al via i lavori per il centro cardiologico
Un centro cardiologico per visitare i bambini, evitare il sovraffollamento degli ospedali e fare formazione al personale locale: prevenzione, cura, intervento. Sono queste le parole con cui Giuliano Crepaldi, presidente dell’associazione San Vincenzo, descrive l’ultima novità del progetto “Io amo l’Etiopia”. «Siamo partiti da un’idea un po’ diversa, ossia portare i bambini etiopi in Italia per garantire loro le cure. Poi, però, abbiamo cambiato obiettivo e abbiamo deciso di supportare la comunità locale sul posto».
Così, oggi ad Addis Abeba, attraverso il progetto “Io amo l’Etiopia”, oltre a una scuola femminile con 1800 ragazze e un edificio di 300 metri quadrati in cui fare formazione, «lo scorso 5 febbraio abbiamo ricevuto l’autorizzazione per la costruzione di questo centro cardiologico. L’inaugurazione dovrebbe avvenire a Pasqua, un momento simbolico capace di unire sia gli ortodossi sia i cattolici, ossia sia la maggioranza sia la minoranza». L’iniziativa, nata da una richiesta dei Padri della Missione di San Vincenzo De Paoli e delle Figlie della Carità Vincenziane in Etiopia, guidata da Suor Hiwot Zewde, della confraternita delle Figlie della Carità e Visitatrice delle Figlie della Carità in Etiopia, col supporto dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, intende raggiungere una terra bisognosa di interventi umanitari per far fronte alla grave situazione economica e all’emergenza sanitaria, in cui sono coinvolti i bambini etiopi.