· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Il libro della Terranova sulla bisnonna ritrovata

Il senso di Nadia
per la famiglia

 Il senso di Nadia  per la famiglia  DCM-003
01 marzo 2025

Pochi scrittori sanno scavare nell’anima come Nadia Terranova. E sanno osservare, scandagliare, indagare, riflettere sulle pieghe del vissuto e della memoria. Già nei suoi libri precedenti Gli anni al contrario , romando di esordio, in Addio fantasmi e in Trema la notte aveva dimostrato una straordinaria capacità di introspezione e di analisi. In Quello che so di te, l’ultimo suo romanzo, edito da Guanda, questa abilità raggiunge intensità e potenza.

Nadia Terranova si immerge in un passato lontano, nella vita della sua bisnonna Venera vissuta agli inizi del novecento sposata e con due figlie.

Venera era impazzita. Aveva subito un trauma devastante. Caduta al nono mese di gravidanza aveva perduto la sua bambina ed era caduta in depressione profonda fino al ricovero in un manicomio di Messina.

Il desiderio e la decisione di scoprire la verità sulla sua bisnonna nasce nell’autrice il giorno in cui lei stessa diventa mamma. Dopo il parto mentre guarda la figlia che è appena nata. «In quel momento – scrive - in quel preciso nulla, nell’isolamento dell’ospedale in cui ho appena partorito, capisco cosa non potrò più permettermi di fare. Impazzire».

Qual era la malattia di Venera, come è stata trattata, quali erano le cure giuste per il suo dolore, quali sono le medicine per le pene dell’anima, chi sono i medici che l’hanno accolta, come hanno reagito alla malattia il marito e le figlie, che cosa dicono le sue cartelle cliniche, che ne è stato di quel manicomio dove è stata ricoverata. E’ possibile a quasi cento anni di distanza capire fino in fondo la sua storia, la sua tragedia, i suoi silenzi? E’ possibile conoscere la follia? E, dopo tanti anni, immergersi nella comprensione del mistero del dolore?

Comincia così il viaggio di Nadia Terranova nel passato, un corpo a corpo con la “Mitologia familiare”, che ha selezionato i ricordi, ha compreso quel che è facile o comodo comprendere, si è alimentata di ciò che è stato detto e si è limitata a trasmetterlo. Invece - dice la scrittrice - il passato, per essere compreso, non va solo indagato va vissuto di nuovo, passo dopo passo, come si vive il presente, perché con esso inevitabilmente si mescola in modo inscindibile.

Nadia Terranova sbriciolando la Mitologia familiare, racconta chi è vissuto con Venera, chi dopo di lei, chi l’ha conosciuta e chi ne ha un ricordo lontano. E trasforma il racconto della follia in un romanzo sulla vita di una famiglia.

di Ritanna Armeni