· Città del Vaticano ·

Guidato dal cardinale decano Re il rosario serale

L’incessante preghiera
per la salute del Papa

 L’incessante preghiera per la salute del Papa  QUO-048
27 febbraio 2025

di Isabella H. de Carvalho

«Dio conceda a Papa Francesco di riprendere al più presto il suo servizio apostolico, nell’integrità delle sue forze fisiche, e con quel dinamismo pastorale che lo caratterizza». È una «fiduciosa e corale preghiera» per la salute del Pontefice, affidata all’intercessione della Vergine Maria, quella levatasi ieri sera da piazza San Pietro. A guidarla dal sagrato della basilica Vaticana il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio.

Per la terza notte consecutiva, fedeli, pellegrini, sacerdoti, suore, cardinali, vescovi, membri della Curia romana e della diocesi di Roma, si sono riuniti per sostenere con la recita del rosario il Pontefice, che dal 14 febbraio è ricoverato al Policlinico Gemelli.

Fedeli da ogni parte del mondo


Sotto un cielo nuvoloso i fedeli hanno contemplato i misteri gloriosi: tra le braccia aperte del colonnato di Bernini, hanno pregato le varie decine, molti con le coroncine tra le dita, le mani giunte, gli occhi socchiusi.

Christopher, di origine polacca, è a Roma in vacanza con la sua famiglia, ma ha deciso di passare una serata a pregare. Poco distante una ventina di studenti francesi dai 14 ai 17 anni, in pellegrinaggio nell’Urbe. «Abbiamo trascorso una bellissima giornata, abbiamo partecipato alla Messa ed è stato un momento gioioso. La stessa gioia che vogliamo trasmettere a Francesco e accompagnarlo nella difficoltà», ha spiegato Christelle, una delle insegnanti che accompagnava i ragazzi.

Davanti all’icona di Maria Madre della Chiesa


Quando dal palco il lettore annunciava i Misteri gloriosi per poi leggere un passo tratto dal Vangelo di Luca, il silenzio scendeva sulla piazza.

Davanti all’icona di Maria Madre della Chiesa il cardinale Re terminava l’orazione chiedendo al Signore di concedere sempre ai fedeli «la salute del corpo e dello spirito» e invocava «la gloriosa intercessione di Maria Santissima, sempre Vergine» perché ci salvi dai «mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine».

Infine veniva intonato l’Oremus pro Pontifice, perché Dio possa a donare a Francesco «vita e salute».