Restano critiche

«La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando». Lo riferisce la Sala stampa della Santa Sede oggi, lunedì 24 febbraio, nella quotidiana informazione del mattino riguardante la salute di Francesco all’undicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli. Inoltre si apprende che dopo essersi svegliato, il Pontefice ha proseguito le terapie e che l’umore è buono; sebbene — come spiegato dalla stessa Sala stampa nelle comunicazioni serali di sabato e domenica ai giornalisti — Francesco non sia «fuori pericolo» e le sue condizioni continuino «ad essere critiche». Per tale motivo «da questa sera, i cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia romana e la diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio», si ritroveranno «in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre». Lo rende noto la stessa Sala stampa, aggiungendo che la preghiera odierna sarà presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato. Sarà possibile unirsi all’appuntamento mariano grazie alla trasmissione in streaming sul portale Vatican News, sui canali social e in diretta audio sul canale italiano di Radio Vaticana.
Del resto sabato mattina Francesco ha «presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo», che ha «richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi». Gli esami del sangue effettuati nello stesso giorno inoltre hanno «evidenziato una piastrinopenia, associata ad un’anemia», che ha «richiesto la somministrazione di emotrasfusioni». Di conseguenza «la prognosi» restava «riservata». Nonostante ciò, comunque, il Santo Padre ha continuato «a essere vigile», trascorrendo la giornata di sabato «in poltrona anche se più sofferente rispetto» al venerdì precedente.
Domenica mattina intorno alle 8.20 la Sala stampa ha chiarito che «la notte è trascorsa tranquilla» e che «il Papa ha riposato». Più tardi si è poi appreso che Francesco ha usato anche in mattinata i naselli per l’applicazione di ossigeno ad alti flussi e che sono stati effettuati altri esami clinici, i cui risultati sono stati poi diffusi nel bollettino serale della stessa Sala stampa. In quest’ultimo è stato riportato quindi che «le condizioni del Santo Padre permangono critiche», sebbene dalla sera precedente Francesco non avesse «presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato — proseguiva la nota — le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo». Veniva dunque confermato il proseguimento dell’«ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali» e che «il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato». Anche se, chiariva la comunicazione, «la complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata».
Infine veniva reso noto che «nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano» del Policlinico romano il Papa «ha partecipato alla Santa Messa» domenicale «insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui».