
18 febbraio 2025
Ti racconto il mio giubileo, sorride Alessandro, dopo la conferenza stampa a Palazzo Madama, il 12 febbraio scorso. «Arriverò a bordo di un taxi che respira e ti guarda negli occhi. E ha bisogno di bere, mangiare e riposarsi lungo il cammino». Scegliere un cavallo per arrivare a Roma, invece di un’auto, di un pullman o di un treno, costringe ad accettare ritmi che non sono i propri, pause non previste dalla propria tabella di marcia; in un certo senso, spiega Alessandro (nome di fantasia; anche in questo, preferisce essere discreto) allena concretamente all’obbedienza e all’umiltà, alla consapevolezza che non possiamo concepirci come monadi isolate nell’universo ma esseri in relazione vitale con gli altri esseri umani, senza dimenticare i nostri fratelli minori, gli animali. Obbedienza “laica” alle circostanze in ...
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