Chiese di periferia

Dalla Campania alla Sicilia, dalla Calabria alle porte di Roma. La Chiesa di periferia in Italia e non solo ha i tratti del coraggio e della fiducia di tanti religiosi, religiose e laici che attraverso una capillare opera di formazione delle coscienze si trovano ad agire ogni giorno in terre di camorra, di mafia, di sfruttamento, di abbandono. Dove lavorare vuol dire a volte non avere né un nome né tutela alcuna, in cui per assicurare un pezzo di futuro ai giovani si vede calpestata la dignità umana e minacciata irrimediabilmente la propria esistenza. A costo di perdere la vita, in un sacrificio che lascia semi capaci di produrre una lenta rivoluzione dei cuori. Di tutto ciò si occupa questa settimana Atlante, con uno sguardo che si aprirà prossimamente a tutte le realtà di periferia del mondo, troppo spesso e frettolosamente etichettate come «invisibili».