· Città del Vaticano ·

In «Gesso» di Anna Woltz le ferite invisibili di una famiglia disgregata

Di cosa abbiamo bisogno?

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11 febbraio 2025
di Silvia Gusmano «La mia borsa “va e vieni” è una borsa piena di cose che ogni settimana porto con me da un appartamento all’altro. Perché non si può mai sapere». La dodicenne Fitz è furiosa con il mondo intero dopo che, da un momento all’altro, la sua vita è «finita sotto un tram». Come un fulmine a ciel sereno, infatti, il giorno di Santo Stefano, invece del tradizionale film al cinema tutti insieme, i genitori hanno comunicato a lei e alla sorellina la separazione. È bastato un attimo, un discorsetto retorico ben confezionato e tanti scatoloni, perché la famiglia di Fitz si disgregasse. A San Silvestro, consultando la Rete, la bambina scopre che un terzo dei matrimoni va a rotoli: ma non le interessa, non stiamo parlando di una casistica asettica, ma della sua ...

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