· Città del Vaticano ·

Udienza del Papa alla Rete “Talitha Kum”

Una violazione gravissima
dei diritti umani fondamentali

 Una violazione gravissima  dei diritti umani fondamentali  QUO-031
07 febbraio 2025

Non è possibile «accettare... il commercio dei corpi, lo sfruttamento sessuale, anche di bambini e bambine, il lavoro forzato»: si tratta di «una vergogna e una violazione gravissima dei diritti umani fondamentali». Lo sottolinea il Papa nel saluto rivolto alla delegazione della Rete “Talitha Kum”, ricevuta in udienza a Casa Santa Marta stamane, venerdì 7 febbraio, alla vigilia della xi Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani che si celebra nella memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita. Ecco il testo pontificio.

Care sorelle e cari fratelli!

Sono felice di incontrarvi e di unirmi a voi che quotidianamente siete impegnati contro la tratta di persone. Ringrazio in particolare “Talitha Kum” per il servizio che svolge. Grazie!

Ci ritroviamo alla vigilia della festa di Santa Giuseppina Bakhita, che fu vittima di questa terribile piaga sociale. La sua storia ci dà tanta forza, mostrandoci come, nonostante le ingiustizie e le sofferenze subite, con la grazia del Signore sia possibile rompere le catene, tornare liberi e diventare messaggeri di speranza per altri che sono in difficoltà.

La tratta è un fenomeno globale che miete milioni di vittime e non si ferma davanti a nulla. Trova sempre nuovi modi per insinuarsi nelle nostre società, ad ogni latitudine. Di fronte a questo dramma non possiamo restare indifferenti e, proprio come fate voi, dobbiamo unire le nostre forze, le nostre voci e richiamare tutti alle proprie responsabilità, per contrastare questa forma di criminalità che guadagna sulla pelle delle persone più vulnerabili.

Non possiamo accettare che tante sorelle e tanti fratelli siano sfruttati in maniera così ignobile. Il commercio dei corpi, lo sfruttamento sessuale, anche di bambini e bambine, il lavoro forzato sono una vergogna e una violazione gravissima dei diritti umani fondamentali.

So che siete un gruppo internazionale, alcuni di voi sono arrivati da molto lontano per questa settimana di preghiera e riflessione contro la tratta. Vi ringrazio! In modo speciale mi congratulo con i giovani ambasciatori contro la tratta che, con creatività ed energia, trovano sempre nuovi modi per sensibilizzare e informare.

Incoraggio tutte le organizzazioni di questa rete e tutti i singoli che ne fanno parte a continuare ad unire le forze, mettendo al centro le vittime e i sopravvissuti, ascoltando le loro storie, prendendovi cura delle loro ferite e amplificando la loro voce. Questo significa essere ambasciatori di speranza; e spero che in questo Giubileo tante altre persone seguano il vostro esempio.

Vi benedico e vi accompagno con la preghiera. E anche voi, per favore, pregate per me. Grazie!