Cosa vedono

di Ibrahim Faltas, o.f.m.*
Lunedì scorso, 3 febbraio, abbiamo sentito parole, propositi, proposte e pensieri rivolti ai bambini e ai loro diritti. Occuparsi delle loro necessità vitali è il primo passo sulla via della pace, della verità e della giustizia.
Papa Francesco ha fortemente voluto un incontro in Vaticano e ha riunito in un summit internazionale persone attente e motivate che si sono confrontate su temi fondamentali per la vita dei bambini.
I bambini ci guardano. Sono convinto che siamo responsabili di quello che vedono. Hanno negli occhi gli orrori della guerra e la natura devastata. Dobbiamo cambiare la direzione del loro sguardo e dare loro altre prospettive. Le armi si sono finalmente fermate a Gaza, speriamo si fermino a lungo e che presto questo accada anche in altre zone di guerra.
Le giovani generazioni che nel mondo vivono situazioni di conflitti e di tensioni vivono le stesse difficoltà e gli stessi bisogni ma in Terra Santa i bambini e i ragazzi spesso vivono le stesse condizioni dei loro genitori e dei loro nonni alla loro età. La guerra iniziata sedici mesi fa ha portato morte e distruzione e ha moltiplicato in particolar modo la sofferenza dei bambini palestinesi e dei bambini israeliani. La Regina di Giordania, Rania, nel suo intervento al summit ha espresso il dolore per le sofferenze dei bambini palestinesi e la profonda preoccupazione per i traumi che le guerre procurano ai bambini nel mondo. Come madre e nonna ha fatto sentire la sua voce a difesa del futuro dei bambini a cui sono stati negati sogni e aspirazioni.
Tanti bambini sono nati in questi sedici mesi: la vita si fa strada e splende fra le macerie della guerra! Queste nuove vite guardano il mondo con gli occhi della verità. I bambini ci guardano: siamo esempio e modello di vita, sta a noi esserlo in modo positivo o negativo, allontaniamoli da qualsiasi cultura che incita all’odio, alla prepotenza, all’ignoranza dei diritti umani.
Diamo ai bambini la possibilità di disegnare il loro futuro, le matite colorate sono il nostro amore e la nostra protezione.
*Vicario della custodia di Terra Santa